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UN PO’ DI SOFFERENZA CI STA

L’importante era passare il turno perché si voleva avere la possibilità di giocare un’altra partita vera domenica prossima a Bologna prima dell’esordio in campionato con la Sampdoria e il Padova ce l’ha fatta.

Certo l’esordio in Tim Cup contro il Carpi qualche ombra la porta con sè: fare quattro gol è cosa buona, prenderne due un po’ meno perché è sintomo che ancora non si sono raggiunti gli equilibri di una squadra che deve essere quadrata, ma siamo ancora al calcio di metà agosto, c’è tempo per migliorare. Anzi, meglio mostrare ora qualche limite su cui lavorare che a novembre. 

Passando ai singoli, per l’ennesima volta ieri sera mi ha impressionato Lazarevic, che quando prende palla davvero si trasforma in qualcosa di simile a un razzo e non lo prendi più. Benissimo anche Cutolo (anche se, alla prima palla gol sbagliata dopo 24 secondi di partita, c’è chi, dalla tribuna ovest, ha urlato a Dal Canto: "Cambialo", impareremo mai ad avere un po’ di pazienza???). A centrocampo poi mi ha colpito molto Marcolini che, specie nel primo tempo, ha dispensato lanci e aperture di gioco di pregevole fattura. Milanetto ha fatto bene finchè la condizione fisica glielo ha permesso. Poi è calato, ma siccome a Genova, causa squalifica di Italiano, dovrà giocare lui in cabina di regia, ha fatto bene Dal Canto a tenerlo in campo più possibile per far prendere minutaggio alle sue gambe ancora un po’ in ritardo di preparazione. 

Passiamo al capitolo difesa, quello su cui magari si è messa in evidenza qualche debolezza. Schiavi a me piace moltissimo, purtroppo ieri sera da un suo liscio è nato uno dei gol del Carpi: speriamo che, come Cano nel 2005 contro la Triestina sul gol di Godeas, si sia giocato il jolly e non gli succeda più. Donati ha fatto il suo nella fase difensiva ma è salito poco. Pelizzoli non mi ha dato in qualche circostanza l’impressione di grandissima sicurezza: sul palo colpito da Cesca, l’ha battezzata proprio male la palla, ma poi si è rifatto con un paio di buone parate nella ripresa.

Questo il quadro che ho visto io. Un quadro ancora in evoluzione e con qualche ombra, ma tutto sommato buono. Credo che aldilà degli aspetti in cui si deve "fare luce", sia il momento di dare massima fiducia a questo gruppo e, soprattutto alle scelte operate dal suo allenatore, per spingere la squadra ad un positivo avvio di campionato. Per ora, quindi, mi fermo qui e lascio a voi la parola per le vostre impressioni.      

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