Mi sgorga spontanea dal cuore una sola parola: grazie.
Sì, grazie al Padova per le emozioni e la felicità che mi ha fatto provare. La più forte da quando ho la fortuna di seguirlo facendo il lavoro che considero il più bello del mondo. Non pensavo mai che sarei arrivata a tremare e piangere in diretta per la gioia di veder segnare Totò Di Nardo, per il brivido di veder correre Bogdan Aurelian Patrascu sotto la curva come fece Maurizio Coppola in occasione della promozione in serie A nel 1994.
Sono felice per il traguardo sportivo che la Padova del pallone aspettava da 11 anni. Ma la cosa che davvero mi fa venire la pelle d’oca è come questo traguardo è arrivato. Grazie a doti umane prima che tecnico tattiche. Vedere 25 giocatori che si guardano negli occhi e mettono da parte eventuali dissapori personali in forza di un obiettivo che vogliono più di ogni altra cosa mi ha convinta che questo Padova è formato da grandi uomini. Con pregi e difetti, come tutti, ma uomini capaci di mettersi in gioco fino in fondo, senza paura di prendersi responsabilità. Avessimo perso questi playoff rimanendo in Prima divisione, la sconfitta avrebbe avuto proprio per questi motivi un sapore diverso rispetto alle debacle degli anni scorsi, arrivate perchè non ci si era creduto fino in fondo, perchè non tutti avevano messo sul piatto l’intero proprio patrimonio umano.
E’ stato questo a riportare i risultati, anche nelle situazioni più impossibili, è stato questo a riavvicinare l’intera città ai giocatori. Perchè ognuno di noi, che fa un lavoro completamente diverso da quello del giocatore di calcio ma ogni mattina entra in fabbrica o in ufficio dando tutto sè stesso, si è per la prima volta dopo tanto tempo immedesimato nei ragazzi, soffrendo quotidianamente insieme a loro. Sentendo appunto che anche loro avevano voglia di soffrire per fare alla città il regalo più bello.
Grazie, Padova. Grazie a tutti i giocatori e in primis al tecnico Carlo Sabatini. Un altro che si è messo in gioco con umiltà e lavoro e ha vinto. Grazie infine a tutti voi del blog che avete condiviso con me speranze, gioie e delusioni: avevo promesso che se il Padova avesse vinto il campionato vi avrei offerto da bere (ve lo ricordavate vero??). Sono pronta, quando volete, ad una rimpatriata per ridere e ricordare insieme le gesta eroiche dei nostri beniamini.
Serie B… che bello pronunciare questa fantastica parola…
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