Sono circa le 21,30 quando, entrata in un pub di Trieste per mangiare qualcosa prima di tornare a casa massiccia e incazzata, incontro un gruppo di tifosi del Padova ancora più massicci e incazzati di me. “Oggi noi siamo stati grandi – mi dice l’unica ragazza del gruppo – ma per noi intendo i tifosi. Abbiamo cantato tutto il tempo incitando la squadra senza mai smettere. Ho un amico triestino che, dalla curva opposta, mi mandava i messaggi scrivendomi quanto eravamo bravi. Ma ci meritiamo tutto questo?”.
Fin troppo scontata e ovvia la mia risposta: no, no e poi no. Chi ama il Padova e lo segue anche in trasferta senza risparmiarsi non meritava certo oggi di assistere all’ennesima sconfitta figlia di errori madornali in difesa che si potevano evitare mettendoci solo un pizzico di attenzione in più. E’ ora di finirla con certi black out. Non si può ogni volta essere così masochisti da rovinare tutto sul più bello che un risultato positivo era decisamente alla portata. Dopo che Patrascu ha risposto al gol di Cottafava il Padova aveva in mano un pareggio più che positivo. E invece poi se lo è lasciato scappare da pollo.
Dico di più: penso sia anche arrivata l’ora di finirla con gli "esperimenti nucleari". Questa squadra gli esterni di ruolo non li ha. Inutile sacrificare Bovo in quel modo a destra e far fare al povero Patrascu il giro del campo, mettendolo, oltre che regista, prima terzino sinistro e poi esterno alto. Se giochiamo con il 4-4-2, avremo comunque sempre in campo quattro centrali dietro e quattro centrali in mezzo. Vogliamo ricominciare a sfruttare le vere caratteristiche di ogni singolo giocatore? Vogliamo perlomeno provare a cacciare dentro Giacomo Bonaventura fin dal primo minuto per una volta? Mancano 10 partite alla fine e, arrivati a questo punto, in questa posizione della classifica, bisogna vincere almeno quelle in casa per sperare nella salvezza.
Io finchè la matematica è con noi non alzerò bandiera bianca e resterò a bordo della barca. Ma bisogna davvero darsi una regolata a 360 gradi. Anche perchè venerdì c’è il derby col Cittadella. E mancheranno Italiano, Renzetti e Cuffa, squalificato. Tre assenze pesanti, di fronte alle quali però il gruppo deve ritrovare coesione e identità. Questa nave non deve affondare.
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