Un punto per ciascuno non fa male a nessuno, si diceva una volta.
Be’, non c’è ombra di dubbio che il Vicenza si stia fregando per bene le mani perchè, ai biancorossi di Rolando Maran, il punticino va altro che bene. Ma siamo proprio sicuri che anche per il Padova sia così? Certo, guardando la classifica, la risposta alla domanda è affermativa perchè, grazie alla rullata del Cittadella sul Mantova, i biancoscudati sono tornati in zona playout risollevandosi da quella della retrocessione diretta.
E però chi glielo dice adesso ai tifosi che così va bene dopo che in settimana hanno dovuto in qualche caso perfino prendersi mezza giornata di ferie per andare alla ricerca di un biglietto per un derby che sognavano ricco di spettacolo e pathos agonistico? E che per novanta minuti hanno cantato a squarciagola al Menti vincendo alla grande (loro sì) il duello sugli spalti con i rivali biancorossi?
Cesar, a fine gara, investito oggi dei galloni del capitano, ci ha provato, a domanda diretta della sottoscritta, a rispondere a quelle che erano le legittime aspettative dei tifosi. Ha detto: "Teniamo quanto loro alla salvezza. Sulle maglie ci sono scritti i nostri nomi e, quando va male, siamo i primi a soffrire. Sabato scorso, dopo la bruttissima figura di Empoli, sono tornato a casa da mia moglie e mia figlia che piangevo perchè avevo sbagliato l’anticipo ed ero scivolato lasciando andare via l’attaccante. Ma chiedo a tutti voi di rimanere con noi fino alla fine. Fino a quando la matematica non ci condanna".
Ci possiamo pure provare. Sperando che col Sassuolo secondo in classifica all’Euganeo sabato prossimo venga fuori uno di quegli exploit di cui solo il Padova è capace dopo aver perso punti con le dirette concorrenti alla salvezza.
Ma piange davvero il cuore a vedere che ci si accontenta di un punto a Vicenza. Nel derby dei derby.
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