E’ ufficiale: se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo. E si trova talmente bene a Padova che ha deciso di prendere casa dalle parti di viale Nereo Rocco. Con un contratto d’affitto che si sta purtroppo rivelando sempre di più a tempo indeterminato.
Non voglio nè piangermi addosso nè attaccarmi sugli specchi nè sottrarre ai biancoscudati alcuna delle responsabilità del mancato raggiungimento dei playoff per la B nell’ultimo quinquiennio, ci mancherebbe. Solo che, arrivati appunto al quinto campionato di fila, in cui, a ridosso del "pronti, via", a "pronti, via" da poco passato o nel cuore della stagione, casca sulla testa della squadra una grossa tegola o addirittura più di una comincio davvero a pensare che esista una sorta di "maledizione".
Ecco un veloce riassunto delle puntate precedenti:
CAMPIONATO 2003-2004: arrivato dal Palermo con il "karma" del fuoriclasse che dovrà fare la differenza e in mano un succoso contratto triennale, l’argentino Cristian La Grotteria, su cui l’allenatore Glerean e il ds Vignoni costruiscono tutto il resto della squadra, è costretto a dare forfait a causa di un tendine che sfrega sul malleolo procurandogli dolore. Operato, resterà fuori quattro mesi, riprendendo solo a fine campionato un buono stato di forma.
CAMPIONATO 2004-2005: il precampionato va benissimo, La Grotteria è in condizione ottimale e in Coppa Italia segna anche due gol. Il campionato comincia male (due sconfitte e un pareggio nelle prime tre giornate) ma finalmente, alla quarta, il Padova batte 3-1 il Giulianova (gol di Antonaccio, La Grotteria e Matteini) e prende il volo sconfiggendo poi il Foggia del "principe" Giannini in casa 1-0 (Zecchin), pareggiando fuori con la Vis Pesaro 1-1 (rigore di Cecchini) e dilagando poi 4-2 con il Sora all’Euganeo (doppietta di Matteini e gol di Maniero e Zecchin). Nella trasferta al "Mazza" di Ferrara del 1 novembre però ecco un nuovo grave voltafaccia della dea bendata: il Padova sta vincendo con la Spal (e vincerà 3-1) quando La Grotteria, mentre sta amministrando un pallone, spalle alla porta, all’altezza del centrocampo, viene letteralmente steso da un calcione sulla gamba del difensore (peraltro ex biancoscudato) Mirco Sadotti, che gli frattura tibia e perone insieme. Anche qui sono 4 i mesi di sosta e al suo rientro non c’è più tempo per pensare ai playoff. Nel frattempo, peraltro, si infortuna e sta fuori due mesi anche Cecchini (altro punto di forza di quel Padova). A gennaio arrivano Ivone De Franceschi e Ciro Ginestra, ma non basta.
CAMPIONATO 2005-2006: comincia (con Maurizio Pellegrino in panchina) che di meglio nessuno poteva aspettarsi. La Grotteria gioca come mai lo si era visto giocare, è il vero punto di riferimento e porta anche la fascia di capitano. Il suo consueto infortunio è però solo rimandato di qualche mese: si farà infatti male nella seconda parte della stagione (problema muscolare) e il Padova lo perderà proprio nel momento più importante. In compenso, però, nelle prime partite il Padova perde a lungo il difensore centrale Mariniello (lussazione della spalla) e l’attaccante Nassi (rottura del crociato). Nelle ultime partite peraltro, quando i punti contavano più dell’aria che si respirava, il portiere Cano, in un’uscita di piede, si procura una lesione al legamento della caviglia e rimane fuori fino alla fine, lasciando in porta il baby Tomasig.
CAMPIONATO 2006-2007: anche qui l’infortunio di La Grotteria torna a materializzarsi all’inizio. Anzi proprio in ritiro: alla prima amichevole a Enego, contro la locale rappresentativa di calcio dilettanti, La Grotteria subisce un banalissimo fallo di gioco e cadendo mette male il ginocchio. Sembra solo una botta invece la risonanza evidenzia la lesione del legamento. Out tre mesi anche questo giro. Per di più è costretto a fermarsi a lungo, nella seconda parte del torneo, per un problema alla caviglia anche uno dei perni della difesa, Paolo Cotroneo, che deve a sua volta ricorrere all’intervento chirurgico.
CAMPIONATO 2007-2008: per la verità, il campionato concluso lo scorso 5 maggio non ha riservato infortuni particolarmente gravi, a parte quello di Muzzi (ginocchio infiammato): sul fronte dell’attaccante romano, ha pesato di più il pessimo rapporto con l’allenatore, poi esonerato, Ezio Rossi. Ce ne sono però stati alcuni che hanno rotto le uova nel paniere al Padova in occasione di partite importanti: vedi la lesione al ginocchio di Bovo all’inizio del girone di ritorno e la pubalgia di Rabito e Baù sul finire della stagione regolare.
CAMPIONATO 2008-2009: Andrea Cano si è fratturato l’altro ieri il quarto metacarpo della mano destra e dovrà star fuori un mese e mezzo. Il Padova tornerà con ogni probabilità sul mercato (anche se per ora ha preso tempo) e forse potrebbe tornare Luca Mondini.
A questo punto la domanda nasce spontanea: si può ancora parlare di fatalità oppure cominciamo ad organizzare un pullman in direzione di Lourdes?
Lascia un commento