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SI COMINCIA? NO, SCIOPERO

Alzi la mano chi non aveva già iniziato a segnare i giorni sul calendario, in trepidante attesa del 31 agosto, data di inizio del campionato 2008-2009. Sognando un esordio di quelli indimenticabili, magari all’insegna dei gol dell’airone Varricchio e dei numeri di Rabito e Baù sulle fasce, oppure dell’esplosione di qualche nuovo, che ne so Pederzoli a centrocampo piuttosto che Carbone in difesa. E invece nisba: la Prima e la Seconda divisione (mamma mia, che difficile che è chiamarle così le care vecchie serie C1 e C2…) hanno annunciato uno sciopero nella prima giornata di campionato per protestare contro le rose troppo verdi. Ovvero contro la decisione della Lega Pro di fissare a 18 il tetto massimo di giocatori di età libera, obbligando le società a tesserare, dal diciannovesimo giocatore in su, solo under 21. E’ stato il Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Calciatori a sancire la domenica a braccia conserte, perchè ritiene che una rivoluzione del genere, che, nel nome della valorizzazione dei settori giovanili, di fatto taglia fuori dai giochi centinaia di giocatori "over 21", andava attuata dopo essersi seduti attorno ad un tavolo con tutte le parti in causa e soprattutto in tempi più lunghi, non così, da un campionato all’altro.

In attesa di consolarsi con le sfide della Tim Cup (si comincia questo sabato all’Euganeo contro il Pontedera, alle 20,30) e soprattutto di sapere la composizione dei due gironi della Prima divisione (non è un po’ tardi? Che aspettano?), che ve ne pare di questo sciopero? Hanno ragione i calciatori oppure è giusto, in questo particolare momento del calcio, chiedere un sacrificio di questa portata per tentare, almeno in terza serie, di dare spazio e far crescere i più giovani?   

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