Sono usciti i calendari. Il mio primo istinto è stato quello di pensare che, tutto sommato, ci è andata bene. Iniziamo a Legnano, dove sicuramente avremo voglia di dimostrare che siamo tutt’altra cosa rispetto alla squadraccia che l’anno scorso perse 1-0 subito dopo Natale senza lottare, e poi in casa esordiamo contro il Lumezzane che è una neo promossa.
Poi telefono all’allenatore del Padova, Carlo Sabatini, è giustamente mi riporta alla realtà. "Le neopromosse puntano molto su un buon inizio e sul conseguente effetto sorpresa – mi dice – Di solito fanno una preparazione più leggera e sicuramente avranno più brillantezza sulle gambe". "Comunque – conclude – Fa poca differenza il prima o il dopo: tanto bisogna incontrarle tutte", dispiacendosi per non avere la possibilità di incontrare la famigerata Pro Sesto, che l’anno scorso ci ha scippato i playoff venendo a vincere all’Euganeo, sul finire del campionato. "Mi sarebbe piaciuto magari che avessero bisogno di punti per salvarsi quando ci giocavamo contro – sorride – Eh, sono un po’ vendicativo io….". E ride.
Poi, se guardiamo dalla terza in avanti, non è così facile: il Novara ha costruito una buona squadra e c’è inoltre quella fila di derby, dal 28 settembre in poi, che comincia con un Verona-Padova che, onestamente, un po’ mi spaventa, visto che anche i "cugini", avendo incassato dai biancoscudati sei "susine" tra partita di andata e partita di ritorno l’anno scorso, avranno voglia di rivalsa. Il Portosummaga sta dimostrando a tutti, in questo precampionato, di non aver voglia di fare la semplice comparsa e il Venezia, si sa, quando gioca col Padova si da sempre particolarmente da fare, anche quando non ha nulla da guadagnarci…
Che mi dite voi di questo calendario? Prevede un inizio facile, così come sembra sulla carta, o nutrite gli stessi dubbi del tecnico biancoscudato?
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