Sette allenatori, quattro direttori sportivi, oltre 130 giocatori. No, non sto dando i numeri. Sto semplicemente riassumendo, con i dati, che sono gli unici oggettivi e incontestabili a differenza delle opinioni, la gestione di Marcello Cestaro da quando è alla guida del calcio Padova.
A cosa è servito, nelle precedenti stagioni, cambiare Pierluigi Frosio con Ezio Glerean e smantellare la squadra che era riuscita ad arrivare ai playoff nel 2003, sostituire Ezio Glerean con Renzo Ulivieri, passare poi a Maurizio Pellegrino, chiamare Andrea Mandorlini e infine avvicendare Ezio Rossi con Carlo Sabatini? La risposta che do io a questa domanda è molto semplice: A NIENTE. Allora perchè Cestaro per l’ennesima volta ha cambiato e ha disfatto tutto, nonostante il passato gli abbia dimostrato che non è mai andata meglio e i risultati non sono arrivati?
Per non parlare del direttore sportivo. Sono finalmente riuscita a sentire Meluso poco fa al telefonino, cosa che invece non mi è riuscita con Sabatini che lo ha staccato. Il diesse mi ha detto: "Sono frastornato". Ecco, anche io sono frastornata perchè non si è mai sentito nel calcio che un direttore sportivo salta nel cuore del mercato di gennaio, dopo aver portato due signori rinforzi (Jidayi e Cesar) e aver imbastito trattative per portarne a casa altri.
E’ davvero incredibile quello che succede a Padova. Magari a fine anno, io ci spero ancora, arriverà la promozione (sono la prima ad augurarmelo per il bene che voglio a questa squadra nonostante tutto!), ma stavolta il presidente mi ha davvero spiazzata.
Inutile dire che secondo me i problemi della squadra non erano nè Meluso nè Sabatini. Ci vorrà ben altro per raddrizzare questa stagione, soprattutto più motivazioni per i giocatori (che, a questo punto, visto che l’hanno avuta vinta su tutto, dovranno essere bravi a crearsele se non arriveranno loro dalla società) e un presidente che si metta finalmente in testa di imparare dai suoi errori. Perchè errare humanum est, ma perseverare è diabolico!
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