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RIBADISCO: A COSA E’ SERVITO?

Premetto che non ce l’ho con Attilio Tesser che anzi mi è dispiaciuto vedere così demoralizzato a fine gara. Ma ribadisco il concetto: a cosa è servito questo ennesimo colpo di testa, questo ennesimo cambio in corsa, questa ennesima rivoluzione a metà dell’opera?

Altro che scossone, questa squadra è senza capo nè coda. Senza anima. Hanno voglia i lor signori a sottolineare che l’impegno ce l’hanno messo tutto, che dopo l’1-0 la reazione c’è stata, che più di così non si poteva fare. A Lumezzane è arrivata una sconfitta senza appello, più pesante del dovuto forse, ma meritata, perchè il Padova non ha fatto abbastanza per volerla portare a casa la vittoria. Questa è la dura realtà a due giornate dall’inizio del girone di ritorno. E ringraziamo il cielo che i playoff sono ancora lì, ad un solo punto di distanza, se no a quest’ora la disperazione sarebbe totale!

La verità è che il problema non era l’inesperienza di Carlo Sabatini. Il problema è che ci sono assenze che pesano come i macigni (contro le quali nemmeno Tesser e la sua esperienza hanno avuto la meglio) e che il Padova, tutto il Padova, purtroppo, mentalmente, non è maturo abbastanza da superare le difficoltà che gli si parano davanti, piccole o grandi che siano.

Ora arriveranno altri rinforzi, Cestaro ha aperto di nuovo e di brutto i cordoni della borsa per garantire a Tesser nuovi giocatori in grado di fare la differenza: oltre a Jidayi e Cesar, ci sarà a breve l’ingaggio del regista Patrascu e pure di un’altra punta che possa supportare l’attacco in un momento in cui Gasparello è appena rientrato dopo un mese di cure e Varricchio si rivedrà solo dopo la sosta con due mesi di stop alle spalle.

Ma allora, dico io, invece che snaturare di nuovo tutto perchè questi rinforzi non sono stati garantiti a Sabatini e non si è lasciato a lui il tempo di lavorare per uscire dalla crisi, senza ribaltare di nuovo la situazione come un calzino? 

 

 

 

 

 

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