6 è un numero.
66 è un mio personalissimo traguardo a breve
666 è il numero della Bestia descritta nell’Apocalisse e non mi riguarda.
SEI è anche la seconda persona singolare del verbo ESSERE.
Viene usata da terzi nelle più svariate forme: SEI un cretino, SEI furbo, SEI senza palle, SEI tosto…
Ed uno con quello che gli dicono un pochino i conti li deve fare.
C’è chi può fare spallucce perchè la boa temporale l’ha già passata da un pezzo ed è sulla via del "ritorno" (ricordo sempre le simboliche immagini finali di 2001 Odissea nello Spazio di cui abbiamo già parlato), e chi invece si trova a dover fare i conti con quel "SEI" perchè fino ad auna certa età rischi di "diventare" (e sentirti) quello che ti dicono, tuo malgrado.
E’ TITANICA la lotta per trovare una sicurezza interiore "autonoma" e resistente alla confutazione di "come vieni visto" o di quello che ti risponde il tuo specchio, specie per chi avesse delle "brame" come la Regina (Crimilde?)
http://www.roccioso.it/bambini/bianca04.gif
Noto di striscio che se hai delle "brame", nè il tuo specchio nè i "cortigiani" (sempre vil razza dannata era) alla lunga ti sono di aiuto.
Beh, c’è un tipo che pare aver risolto (?) il problema, si chiama SAM KEMKLE.
Costui si è ripreso con una telecamera durante gli ultimi trentacique anni di vita (è ancora vivo e pare la cosa lo diverta molto), quindi in un certo senso sa quello che era e che è senza bisogno che glielo spieghino gli altri.
Ho trovato la cosa semplicemente curiosa che mi ha fatto riflettere sul mio rapporto con le fotografie.
Io mi guardo ed in esse e NON mi riconosco, nemmeno con la più recente.
Credo di aver capito "l’antifona": io sono quello che sarò domani, quello che ero "ieri" è nella memoria (forse) di chi mi ha conosciuto.
Insomma sento di avere un passato (gnanca mal dal resto) ma mi aiuta pensare OGGI a fare qualcosa per il FUTURO.
D’altronde se non sei Dante e Leopardi, che sapevano BENISSIMO di scrivere cose che sarebbero sopravvissute a loro, idem dicasi per Fidia, Michelangelo e Rodin (che non è il Roger era…) ma questo
http://www.supernight.it/img/sfondi/big/1178898963Il_Pensatore,_Auguste_Rodin.jpg
se non sei Miles Davis, devi pur pensar di fare qualcosa che ti sopravviva, almeno OLTRE il giorno del tuo funerale nel quale tutti (o quasi) ti ricordano come "brava persona in fin dei conti".
Terribile sarebbe lo scoprire che SEI come Truman Burbank
http://www.youtube.com/watch?v=1NG95gJS4_s
e che la tua vita è stata tutta una finzione, una soap-opera, la tua vita in diretta o etero-diretta.
Un po’ come la vita di coloro, donne e uomini, che pensano di esistere o essere esistiti solo "in funzione di…altri", marito/moglie, maraie, partiti, sette (?!?).
Terribile, ingiusto, NON vero, e non occorre essere Cristiani per capirne l’abnormità del peso esistenziale.
Ricordo ancora, e spero non ci sia più, che esisteva un’Associazione Nazionale Mogli di Medici (?!?!?!?), un associazione che proclamava un’identità in quanto…moglie di un Medico. Un po’ come l’Associazione Dentisti Dantisti ridicolizzata da P.P.Pasolini nel film "Uccellacci ed Uccellini" (1966)
http://www.youtube.com/watch?v=BTUMwMkYvS0
Una presentazione "troubador" del film ancora insuperata.
Vale in una certa misura anche per il Tifo: se non senti anche una Passione INTIMA per la tua Squadra (el VERONA per ovvissime ragioni) e la proietti solo nell’apparteneza ad un gruppo, hhmm…quella Passione (in quanto Passione) dura minga, dura poco o si trasforma in qualcosa di trasfigurato.
I Beatles no, come Band di Mito hanno vissuto nello specchio delle masse yeah-yeah, ma quando si sono separati hanno cominciato a conoscere qualcosa di se stessi.
Come dici?
Non si è capito na mazza di quello che volevo dire?
Beh allora SEI proprio un mona!
soundtrack: http://www.youtube.com/watch?v=AzN0mMx-sJg
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