WAITING GODOT

Non è un’opera semplicissima, o lo è solo in apparenza.
Sintesi: non occorre conoscere a fondo Samuel Beckett, un genio, per capire la sua opera teatrale “Aspettando Godot”, può bastare questo: Con Aspettando Godot, Beckett costruisce una riflessione sull’insensatezza della vita umana e sulla frustrazione data dal continuo e fallimentare tentativo di muoversi, cambiare se stessi e quello che ci circonda.
Voi lo aspettate pur sapendo che non arriverà mai?
Topic difficile?
Beh documentatevi…

L’IDEOLOTA

Nel precedente topic mi son dimenticato di scrivere se, parlando di un abitante del Kenia si dice Kenyota o Kenyano.
Ho prodotto un logaritmo e mi sono convinto che si dica Kenyota perchè keniano/a è qualsiasi COSA del Kenya: un fiume , una foresta un attrezzo e così via.
Trattasi di opinione confutabile per chi ne avesse voglia. Certo che tale (non) regola pare applicabile solo al Kenya perchè se dici ad un italiANO che è un italiOTA il pensiero corre a idiOTA…

Ciò premesso veniamo ad un nuovo neologismo gazziano: l’IDEOLOTA (di sinistra).
Mi è venuto spontaneo leggendo le polemiche di qualche settimana fa sul film “COMANDANTE” con il sempre formidabile F. FAVINO.
Film “fascista” è stato detto.

Macchè, è un film mediocre che usa troppi stereotipi sugli “italiani brava gente” che non erano o meglio i campioni del “sans façon”.
E la risposta definitiva avviene quando i naufraghi nemici abbattuti dal sottomarino italiano chiedono al COMANDANTE perchè lo abbia fatto, mentre loro li avrebbero lasciati affogare, il COMANDANTE risponde: “…siamo italiani…” che vuol dire tutto e niente.

Per mettere a tacere i miei compagnucci di sinistra , spesso gattini ciechi, serve di più quando un naufrago salvato gli dice: “… rimani sempre un fascista…!” e il Comandante Favino gli urla: ” NO fascista, MARINAIO!!!”.
Come i miei compagnucci di sinistra non siano stati capaci di capire, volendo attualizzare il film, che la VERA POLEMICA è contro chi non salva i naufraghi in tempo di pace, rimane un mistero poco gaudioso.
Grandissime teste di cazzo!

Oh io che sto lì, da quella parte da 60 anni, me lo posso permettere.
Per curiosità sto aspettando il primo lettore leghista, e qui CE NE SONO!!, che dica la stessa cosa alla grandissima testa penieniena (da caxxo) del Capitan Fracassa, attuale “Ministro (si fa per dire) delle Infrastrutture a nome matteo.

Vale anche per le gaffes del super cognato Lollo Brigida, nome d’arte di una sciantosa del celebre teatro di varietà romano Ambra Jovinelli, da me molto frequentato durante il servizio militare per via delle tette al vento delle ballerina, un po’cessiche, ma da milite una tetta è sempre una tetta.
E Conte?

Conte chii?!?

L’OTTAVA REGIONE CINESE… notiziuole

Ho dato un’occhiata alle notizie della “ottava regione” cinese: il Kenya, sette cinesi più una ormai acquisita, il Kenya.

Perchè non lo sapevate?
Eppure lo avevo scritto 4/5 anni fa proprio qui.

Era il 2019, sua celeste divinità Xi Jin Ping, “Presidente usque ad aeternum” della Cina, decise di fare un viaggio per incontrarsi con i suoi omologhi europei e… di “altri paesi”.
Ricordo bene quel viaggio, si fermò:

a) mezza giornata in Germania e Francia;

b) una mezzora con Mattarella e il tempo di un catering col goveno italiano e…

c) DUE GIORNI E MEZZO in kenya.
Dice qualcosa se poi quella visità in Kenya si concluse con un prestito di oltre venti miliardi di Euro a tassi risibili e come omaggio sopra il prestito una nuova linea ferroviaria Mombasa-Nairobi che sostituì una inaudita ferraglia con lo stesso tracciato lasciata in eredità dagli inglesi nel 1963, ma costruito negli anni tra il 1920 e il 1930?
A proposito di quel treno, non è il “Ministro cognato” Lollobrigida ad aver fermato un treno in una “non stazione”, SONO STATO IO!
Non potete immaginare come era ridotto ed allora che fare (parafrasando un libro di Lenin)?

La regola aurea del “money talk” (il denaro parla) che vige in tutta l’Africa: 100 Euro al capotreno per una fermata non prevista, 50 Euro per il mio tassista di fiducia, ritorno a Mombasa e biglietto di prima classe su un autobus (oggi quasi scomparsi a causa del nuovo treno) e via per un viaggio stupendo Mombasa-Nairobi attraversando due famosi parchi protetti, anche mica tanto, visto che alcuni anni prima, di notte, un bus si fracassò investendo… un elefante.
Va detto che con gli orari che fanno (facevano) fare ai conducenti, questi ultimi avevano tutti un “bolo” di miraa nella guancia, da succhiare, (la droga libera di stato) che può tenere svegli anche per tre giorni filati (ce ne sono anche per altre funzioni…)
Ho visto anche che finalmente quel furbone di William Ruto è diventato il nuovo presidente del Kenya battendo lo sfigatissimo eterno secondo (quattro elezioni…) Raila Odinga con uno scarto di voti, attenti eh, dello 0.39%!!!
Non sono più molto informato, ma la sorpresa è che Ruto è dell’etnia Kalenjin che rappresenta solo un 11% della popolazione, mentre, a parte il dittatore Arap Moi (obbligato a dimettersi nel 2000 pena un processo presso la Corte dell’Aja per “cosette” durante i suoi mandati), tutti i presidenti sono stati di etnia Kykuyu (di fatto i fattori delle tenute inglesi durante il colonialismo).
Ma se i pastrocchi delle alleanze politiche avvengono qui da noi, là dovete moltiplicarli per tre.

Comunque i Kalenjin hanno una caratteristica particolare: sono i più numerosi vincitori di medaglie varie nella corsa sulla media e lunga distanza.
Dovrei anche parlarvi della scoperta del massacro di un centinaio di donne bambini ad opera di una setta “religiosa” (là chi vuole se ne fa una) che non venivano uccisi direttamente, ma avevano il precetto “religioso” di NON MANGIARE MAI, dovevano morire di fame.
Dovreste vedere la foto del capo della setta, “un mganga nero” di 100 kili!, nero non per via della pelle, ma per distinguerlo dal “mganga bianco” che da noi sarebbe una specie di Vanna Marchi & Co., o se volete attualizzare la cosa una sorta di Ferragni…
In chiusura una strana notiziola sul Corriere che mi era sfuggita.
C’è un’avvocata del giro del “Briatore, detto l’erede di San Francesco”, che è agli arresti domiciliari da un mese per non meglio precisati motivi. Arresti domiciliari in una specie di paradiso che conosco, intendiamoci.
La tipa si lamentava un po’ di tutto ma molto anche della “solitudine”(?!?): ” Guardi, dice rivolgendosi al giornalista, ho solo il mio cane”. Il giornalista sente l’avvocata chiamarlo e ne scrive il nome: GIRIAMA.
Non saprò mai se il giornalista ne conoscesse il significato, ma I GIRIAMA sono l’etnia più povera del Kenya, silenziosa, forse anche per  il pudore del loro status.
Non c’è un caxxo da fare, tutto in perfetto stile Briatore, dove i poveri sono invisibili, inutili e magari dannosi.

TOTEM

Sto ancora “ropetando” (non sai il dialetto? non è un mio problema) con i miei problemini, ma un pensiero a Franz Beckenbauer è obbligatorio.
Totemico nel vero senso del termine per chi lo ha visto giocare più volte e nessuno nota che la maggior parte dei suoi passaggi avveniva di… ESTERNO piede come solo i grandissimi possono.
Chi non l’ha visto non capirà, chi l’ha visto non lo dimenticherà.
Mai.

HEI MORTI DI FAME, COMINCIATE A FAR MUSINA !

Fino ad ora ho speso solo 1.000 Euro solo per cominciare il nulla.
Il mio emerito amico G.B. profe universitario in pensione, mano destra praticamente utile solo per non sembrare Clint Eastwood, detto il “monco”, per non aspettare tra i 5/6 mesi, ha speso 2500 Euro per farsi operare ma non riesce ancora a fare un arpeggio alla chitarra dove era un “mostro”.
Se leggete i giornali, spero di sì pelandroni, ciò che dicono della sanità pubblica appaiono le storielle di Andersen rispetto alla realtà.
Il mio fratellino, genietto informatico, ha un preventivo di CINQUEMILA EURO… per sistemare i denti, come dovessero mettergli una Fiat 500 usata in bocca, ma ha l’ASSICURAZIONE che gli rimborserà il 70%, bastardo previdente, che poi gliela paga quasi tutta l’azienda…
E il governo, vabbè un pezzo di governo, si trastulla col sovranismo sì sovranismo no, con quel genio della politica che vuole il Ponte di Messina.
Io spero che ci riesca e lo inauguri come “mister Okkkei”.
Come chi è, è quello che ogni primo dell’anno si tuffava nel Tevere da un ponte di Roma da 30 anni.
A me basterebbe che Mister Papetee, dopo un paio di Mojito, ne facesse uno, UNO SOLO.
Ma Gazza, però vuoi che si salvi-ni ‘o vero, tu ssi n’ommo buone?

Mah?
Ormai si sente il nuovo Uomo del Destino e che sia il destino a decidere.
Amen.

AI LETTORI

Se scrivo pochissimo c’è una ragione di robusto impedimento.
Appena avrò ricevuto le risposte che attendo riprenderò.
Oppure no.
Scusatemi, vi sono affezionato dopo 15 anni.

P.s.

No, non è in discussione una trattativa economica con Telenuovo che ringrazio per la loro amicizia e… pazienza.