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IL PARADISO PUO’ATTENDERE: Non ci resta che VIVERE…

"Laudato sii mi Signore per sora Morte nostra corporale…" c’è in un Cantico di San Francesco di cui non capii appieno, a diciott’anni, il suo significato complesso.
"Alla Sera" del Foscolo e la sua somiglianza con la "fatal quiete"  è tra le Poesie che influenzarono molti della mia generazione.
Anche "Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi" di Pavese "prese" molti miei coetanei, ma debbo ammettere un po’ per "vezzo".
Negli anni ’30 dei "giovanotti baldanzosi" si fecero tra le prime t-shirt "a tema" informando il resto degli Italians che a loro "la morte faceva un baffo faceva..".
Giorni fa quel geniaccio di Woody Allen ha detto:
"Sono molto CONTRARIO(!?!) alla morte".
A tutti deve essere passato nella mente un "concetto", un’idea del genere, talmente "ovvia" da APPARIRE, ma solo apparire, al limite della "banalità".
Lui però l’ha detta, con quel suo irripetibile stile ironico, ma soprattutto auto-ironico, che lo contraddistingue.
Nel suo ultimo libro intitolato "La Perla", l’amico Idalgo Carrara in un passaggio scrive: "Ho in questa vita persone che amo, ed il pensiero di veder dissolto questo rapporto mi rende "a volte"(le virgolette sono mie-n.d.r.) nemico della morte".
A pensarci bene io lo sono anche di una perniciosa influenza.
Non ho dubbi, sto col Woody (e col mio amico Idalgo).

 serendipity1947@gmail.com

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