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Tutti “noi” fummo GIUDA…

Questo Topic apparirà di natura esclusivamente calcistica, in realtà è possibile che, mutatis mutandis, una situazione similare si sia verificata/verifichi in molte situazioni della vita di ciascuno.
"Il Giuda" nacque prima del Giuda (Iscariota).
Non sono un antropologo ma non ho motivo di dubitare  che qualche ominide, ancor prima di diventare " homo sapiens" (la qualcosa ritengo peggiorò l’atto del tradimento rendendolo più sofisticato), tradì il proprio gruppo di appartenenza rivelando, ad un gruppo più aggressivo, ove si trovasse una fonte di cibo per aver in cambio salva la vita.
Allora il principio del "prima vivere" era imperativo.
Il "deinde filosofare" aiutò molto più tardi gli umani a sacrificare anche se stessi in nome di qualche altro principio che ne valesse la pena.
Oggi ho "vaghe sensazioni" che stiamo ritornando ad una situazione da ominidi.
Ma torniamo a cose più serie.
In principio fu il Milan.
Siamo intorno al 1955/56, il quartiere, assai "popolare", è quello di San Zeno "minore" (San Zeneto), il luogo era l’allora "Ostaria dala Maria" (dopo la "profanazione" per l’essere diventata la sede di uno dei primissimi calcio club del Chievo, nei primi anni novanta, fu suggerito al titolare di…cambiar nome).
Dicevo 1955/56, come tutte le sere d’estate io (bòcia di 8 anni) stavo seduto sui gradini del marciapiede (si usava così fidatevi) ad acoltare le discussioni accese dei "grandi" (24/25 anni…).
L’argomento era ovviamente il Calcio.
Di politica l’inflessibile Maria aveva proibito di parlarne e se parlavano di "gnocca" lo facevano sottovoce, specialmente se si trattava delle "femène maritate" (o figlie degli avventori dell’Osteria).
Il "leader" indiscusso del quartiere era Gianfranco F., fichissimo in tutto: nel gioco del calcio, delle carte, della gnocca.
Si sussurava che avesse perfino come "amante" una DONNA SPOSATA (ohibò…!).
Chi non fosse un mio coetaneo non può neanche lontanamente immaginare che cosa significasse allora tutto ciò.
Gianfranco era "il Milanista".
Faccio notare che nei primi anni ’50, con rarissime eccezioni, TUTTI ma proprio TUTTI erano del Milan o della Juve o dell’Inter o del Toro.
No ghe n’è banane!
Trattavano di sport la Gazzetta, lo Sport Illustrato e il Guerìn Sportivo, le cronache radiofoniche erano di Nicolò Carosio e la TV…NON era ancora arrivata e QUELLE erano le Squadre.
Nel mezzo di una accesa discussione dei "grandi", il mitico Gianfranco se ne esce con questa: "…fermi lì…femo parlar la voce de l’inocensa…(si rivolge a me, sissì proprio a me, e mi intima)…bòcia ci vinse el campionato de stano…?!".
Ma cosa cacchio volete che rispondessi al mitico Gianfranco??
Risposi:…El Milan…
Da allora divenni il suo pupillo.
"Maria daghe na gazoza al bòcia e meti sul me conto…"
"Bocia arda che un giorno de questi te porto a vedar na partia del San Zen…ghe domando mi a Renato (mio padre)…"
"Bocia arda che ho visto la Lina e la Mara che le te ocia (ti guardano-ndt)…butàte dentro che l’è ora che te te svei…".
Con un imprinting così c’era scampo?
Sì ci fu.
Campionato 1957/58, un Verona-Milan…destino infame!
Vinse il Verona 4-3 e all’imprinting originario venne offerta la prima alternativa.
Poi dal 1960 fu la Curva del Vecchio Bentegodi, ma per molti anni fui "diviso" tra Verona e Milan, in forme diversissime tra loro.
L’unica cosa che posso dire è che durante gli incontri Verona-Milan NON HO MAI, e ripeto MAI, tifato a favore del Milan "contro" l’Hellas.
Tranne nel 1973, dove ero nella Nord con la Fossa dei Leoni, al milan bastava un punto per lo scudetto ed il Verona era "salvissimo".
Peccato "grave"?
Peccato "mortale"?
Forse sì.
Però anche un giornalista famoso, che mi conosce DA VICINO, molto da vicino…visto che era con me in quel maggio del ’73 e continua a "sputtanarmi" perchè lui è rimasto milanista con simpatia(?!) per il Chievo, in chiave anti Hellas, NON DOVREBBE DIMENTICARE che PER ME il "principio" fu sempre: prima il Verona SALVO…poi mejo che vinsa el scudeto el Milan de qualsiasi altra squadra.
La pensavo così PERFINO dopo l’avvento del Cav.Berlusconi alla presidenza della squadra rosso-nera, che detto da me l’è proprio el massimo del masochismo era.
Bene la "confessione" del peccato è pubblicamente fatta, non cerco "assoluzioni", il mio "peccato originale" non è emendabile ( e NO zerco de esàr "batezà"… da qualcuno …) un’altra volta dopo el Paroco de San Nazàr.
Andrò diritto all’Inferno.
Chissà che i Diavoli(!?) che si trovano colà non abbiano ALMENO un occhio di "riguardo"…

POST_illa:
le pietre per la lapidazione le accetto solo da un over sessanta senza "peccato originale"…dopo "tuto" bòn.

Spiritual Guidance: Marco M. neodo dela Feconda

Soundtrack: http://www.youtube.com/watch?v=GfopuBaHQeI&feature=related  

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