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MA ANCHE ELKJAER E’ ANTIMANDORLINIANO?

Anche un trafiletto può fare notizia. Specie se di mezzo c’è Preben Larsen Elkjaer. Su L’Arena di oggi, l’ex “cavallo pazzo” danese degli anni d’oro del Verona parla dell’Hellas attuale: “Seguo tutto da qui (Copenaghen, ndr). La squadra è forte, ma c’è una cosa che mi chiedo sempre. Se il Verona è così forte perché non siamo primi? Il terzo posto non mi sta bene, la prossima volta che mi chiamate il Verona dovrà essere almeno secondo”. Che sia antimandorliano anche Preben? Uno che “rema contro” (espressione da regime, sig)? Uno che non capisce il remissivismo dei più, sintetizzato dal fastidioso low profile del “siccome abbiamo mangiato la merda per anni, ora non dobbiamo criticare e chi critica se ne torni a guardare la Lega Pro”? O forse è un “renso” anche lui, il grande Preben, il quale colto in un afflato di disperata ricerca di visibilità, come un “signor nessuno” qualunque, muove un  appunto al rendimento del Verona?

Elkjaer chiaramente non è nulla di tutto questo. Il più forte giocatore della storia del Verona si è limitato a dire una semplice verità, contro ogni retorica celebrativa molto in voga, ma piuttosto miope. Per qualità tecnica, budget (che comprende anche i lauti stipendi, per la B, di allenatore e giocatori) e aspettative, se il Verona vince il campionato è una cosa normale. Il secondo posto va ancora bene, ma col terzo sono play off, assolutamente da evitare perchè, afferma il danese, “sono un terno al lotto, non sai mai come va a finire”.

Quella di Elkjaer è se vogliamo una lezione: ricordarci cos’è il Verona, che quest’anno è obbligato a vincere. Forse “gli anni a mangiare merda” ce l’hanno fatto dimenticare troppo in fretta, abbiamo abbassato l’asticella delle ambizioni, probabilmente soffriamo un po’ della sindrome della squadretta capitata lì per caso,  del “tutto va bene comunque, se vinciamo tanto meglio”.  La realtà però è diversa: Setti e Sogliano hanno speso e costruito per primeggiare e dominare senza passare dagli spareggi. L’anormalità è essere terzi. Il Sassuolo è vicino, corriamo a prenderlo.

 

 

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