Per capire il mercato del Verona, bisogna certamente capire chi è Presidio Investors, ma, prima ancora, comprendere come si è trasformato il calcio da una decina di anni. Calcio che è soprattutto un mero contenitore per fare finanza, cioè muovere denaro (anche su estero) per guadagnare altro denaro. Il trasferimento dei calciatori, le plusvalenze servono a questo. I ragionamenti calcistici passano in secondo ordine, derubricati anche da un dato di fatto: di calciatori ce ne sono tantissimi in tutto il mondo, dunque non sono indispensabili, muovi uno arriva un altro. E comunque retrocedono solo tre squadre su venti e mal che vada c’è il paracadute, questo non spinge certamente a dare priorità all’aspetto tecnico.
Questo era già il metodo Setti (ricordate le sue fiduciarie in Lussemburgo già nel 2012?), oggi l’aspetto finanziario si è ingigantito ancor di più, è diventato sistemico e totalizzante. In questo contesto arrivano i fondi d’investimento, che si stanno prendendo la serie A.
Presidio Investors è un fondo medio-piccolo, ma fa in scala minore ciò che è il compito di qualsiasi fondo indipendentemente dalle dimensioni: comprare per rivendere, investire denaro per moltiplicare denaro. È finanza, non economia (l’economia crea, produce cose). Presidio lavora per i suoi soci, che attraverso il fondo hanno investito sul Verona per rivenderlo tra qualche anno a cifre maggiori. Per riuscirvi va risanato il debito, di cui si sono fatti garanti, e questo passa anche (soprattutto) dalle plusvalenze dei calciatori. Ieri Belahyane, oggi Coppola Ghilardi e forse Tchatchoua, domani chissà. Del resto, funziona così dappertutto, anche tra le big, figuriamoci tra le medio piccole (fa eccezione il Como, ma lì c’è un altro business e comunque vedremo tra qualche anno).
Non possiamo più concepire il calcio come aspetto di campo, valutare il calciomercato in base a quello, pretendere nella rosa la conferma dei blocchi storici. Poteva essere ancora così 15 anni fa, ma quei concetti sono ormai obsoleti. Ovviamente questo non mi piace, né sul piano estetico né etico, ma restando prosaici e tornando ai fatti dico anche che sul Verona non mi preoccuperei oltre modo: premesso che i giudizi li daremo a fine mercato, ho la certezza che verrà costruita una squadra competitiva per la salvezza (è noto invece che continuo ad avere riserve sull’allenatore e l’amichevole con il Sudtirol non mi ha attenuato i dubbi), perché Sogliano i giocatori li sa scegliere e ha gli agganci giusti e perché – in attesa dei tre colpi titolari – l’ossatura già c’è. Oltretutto per far rendere l’investimento, Presidio Investors ha interesse che il Verona resti in serie A.