Quelli che…”dobbiamo guardare l’Empoli” e dimenticano che il Verona è stato costruito per vincere e i vincenti guardano avanti, non indietro. Obiettivo Sassuolo.
Quelli che… “Sgrigna è finalmente determinante!”, un po’ come a La Spezia. Guarda a caso quando ha giocato nel ruolo di una vita. Ci voleva tanto?
Quelli che… “Ferrari e Cacia non possono giocare assieme ché si pestano i piedi”. Infatti sono giocatori opposti e complementari.
Quelli che… “Ferrari, Cacia e Sgrigna adesso devono giocare sempre assieme”. Martinho e Gomez già dimenticati? Carrozza e Rivas proprio inutili? Suvvia, un po’ di equilibrio.
Quelli che… “Mimmo Mimmo Mimmo”! Quelli che… “Nicola Nicola Nicola”! E poi magari il figlio lo chiamano per cognome.
Quelli che… “il modulo non conta, conta lo spirito”, un po’ come in parrocchia. A questi livelli la differenza la fanno i dettagli e un principio logico: è il modulo (qualsiasi esso sia) che si deve adattare ai giocatori e non il contrario. Per giocare coi boy scouts (con tutto il rispetto) c’è tempo.
Quelli che… “Mandorlini ha ragione sempre”. Quelli che… Mandorlini sbaglia ancor prima (eventualmente) di sbagliare. Mandorlini ha il pregio che sa insegnare molto bene un certo tipo di calcio. Il difetto? A volte bisogna saper cambiare e lui lo fa di rado. Oggi l’ha fatto e non era scontato. Chapeau!
Quelli che… “non dovete remare contro” e confondono i ruoli (come se critica e tifosi fossero un’entità unica). Poi li vedi allo stadio incazzati col mondo smoccolare al primo passaggio indietro.
Quelli che… “a Cesena è dura!”. Lo sarà sempre, ma anche mai. Siamo il Verona e dipende da noi.
Quelli che… “sono tutte finali”. Ecco risparmiamoci le frasi fatte e leggiamo qualche libro in più.
Quelli che…“il Palazzo ce l’ha con noi”. Se non ci piace la Lega (Calcio) compriamoci il Lego e costruiamone uno noi (di Palazzo). Tornare un po’ bambini è terapeutico versus le paranoie.
Quelli che…ci manca già Jannacci, perché quando se ne va un artista un po’ di vuoto resta. Perché “sarà ancora bello quando ti innamori, quando vince il Verona (non il Milan, caro Enzo), quando guardi fuori. E sarà ancora bello quando guardi il tunnel, che è ancora lì vicino e non ci credi ancora. Ne sei venuto fuori e non ci credi ancora. E c’hai la pelle d’oca e non ci credi ancora” .
“Se me lo dicevi prima”, caro Enzo, ti omaggiavo “prima”. Questa tua canzone la dedico al Verona, che il tunnel degli anni ’00 se l’è lasciato alle spalle. Adesso c’è un mondo più bello da inseguire.
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