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MANDORLINI-DOC: RITORNO AL FUTURO

Ha ragione Mandorlini. “Le partite sono tutte uguali, avremmo dovuto gestire meglio il vantaggio”, la sua secca e un po’ scorbutica risposta al solito stupido cliché autoconsolatorio “non sono queste le partite in cui fare punti” (genere “quella non me la dà perciò non mi merita” e intanto vai di pratiche onanistiche).

Ha torto Mandorlini quando, indirettamente, accusa i suoi difensori per i gol presi. E’ vero, Bianchetti e Moras si fanno gabbare ingenuamente da Tevez e Llorente, tuttavia se tu dal primo minuto ti arrocchi in un catenaccio alla Rocco, è probabile che prima o poi i tuoi difensori, che non sono Nesta e Baresi, sottopressione sbaglino.

Ieri è stato un “Ritorno al futuro” con Mandorlini in veste di Doc e la mitica DeLorean a riportarci alle marcature a uomo. Sono tornato bambino, agli anni ’80. Romantico ed epico. Del resto sono tempi da “nostalgia canaglia”. Berlusconi rifonda Forza Italia e Storace dice che bisogna rifare AN. Da un po’ si son perse le tracce di Pizza, quello della nuova DC, ma aspetto fiducioso. Quindi il Mandorlini retrò ha tutto il diritto di esistere. Tuttavia mi chiedo se il Verona abbia le caratteristiche per giocare in trincea. Gonzaléz a parte, non vedo in rosa grandi marcatori (lo avevo già ribadito dopo la sofferta vittoria col Sassuolo, quindi il mio ragionamento prescinde dal risultato e dall’avversario). Non sarebbe forse il caso di essere più propositivi per alleggerire le responsabilità della terza linea?

Perché un problema difesa c’è, inutile negarlo. Ieri appena la Juve ha cominciato a fare la Juve è stato un tiro al bersaglio. Non inganni quindi il 2 a 1. Qualcuno mi dirà, ma quello di Moras per il resto è stato un partitone. Risposta: a certI livelli per il resto non conta. Moras una sbavatura ogni partita la fa. Bianchetti? Ancora acerbo. Per carità di patria non infierisco sulla sua intervista polemica alla Gazzetta, dico solo: l’Under 21 non c’entra nulla con la serie A. Anche Maietta, pur non sfigurando, nelle prime due partite, qua e là, qualche incertezza l’ha avuta. Bene invece Gonzaléz: el Patron sa il fatto suo. Aspetto Marques.  

Note a margine: perché insistere su Hallfredsson? Questo Hallfredsson soffre. Il centrocampo è il reparto più fornito, chiedo modestamente al mister: certe gerarchie sono eterne? Idem l’attacco, Longo è stato voluto a Verona da Mandorlini, che si è pure prodigato di persona per portarlo all’Hellas. Davvero l’ex Inter vale meno di Cacia e soprattutto Gomez? Iturbe è utile schierato, in pratica, da terzino?

Domande in serenità, perché rispetto a un mese fa, vigilia del campionato, sono più tranquillo. Ci sono squadre più scarse della nostra e la salvezza è alla portata.  

 

p.s. I 3 mila veronesi allo Juventus Stadium dopo il nostro 1-0: “Di questa partita non ce ne frega un cazzo”. Strafottenti, incuranti, corrosivi. Fantastici. Verona style.    

 

   

 

 

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