Io di Javier Saviola ho sempre, appositamente, parlato poco. Lo scrissi a suo tempo e lo ripeto ora: non volevo e non voglio alimentare un dibattito stucchevole, dal momento – è beninteso – che dibattito non avrebbe dovuto e non dovrebbe nemmeno esserci. Saviola è forte e non è un ex come si sente dire in giro da mesi. Oggi, come a San Siro e come in Coppa Italia, l’ha dimostrato (poi è comprensibilmente calato). Incredibile come el conejo non abbia mai trovato spazio nel Verona e in questa serie A. Standing ovation per lui al momento del cambio: il tempo è galantuomo.
Si parla tanto di infortunati. Ce la menano da settimane con la storia dell’emergenza. Per carità, l’infermeria piena non è mai una bella cosa. Però oggi in emergenza abbiamo vinto e se non fosse stato per l’emergenza Valoti forse non avrebbe giocato. Poi ci sono assenze e assenze, e a ben vedere gli unici infortunati eccellenti in questi mesi sono stati Sala (e si è visto da quando è rientrato) e Obbadi (sulla via del recupero). La verità è che la rosa del Verona è ampia e di qualità. Prendete il centrocampo, Greco, i gioielli made in Italy Sala e Valoti, Obbadi e Lazaros quando rientreranno, mettici anche Hallfredsson, più Ionita e Campanharo utili comprimari. Vi sembra da salvezza risicata? Non scherziamo, via… Danzando per altre zone del campo aggiungerei il bistrattato Brivio (avete visto?), i desaparecidos Saviola appunto e per lungo tempo Rodriguez (anche con il Parma tra i più bravi). E Marquez finalmente nella posizione congeniale di centrale “libero” nella difesa a tre. Basta alibi, please, piuttosto la qualità va messa in campo.
Toni è tornato a segnare. Lui è un campione, forse il miglior nove che il Verona abbia mai avuto, ma è altrettanto evidente che un patrimonio come l’ex campione del mondo deve essere assistito da una punta a fianco. Spero che Mandorlini continui senza altre esitazioni sulla strada dei due attaccanti (Toni con Saviola o Lopez in staffetta, chi inizia poco importa). Anche allo Juventus Stadium. Rivedere certi dogmi è segno d’intelligenza, dunque avanti così!
Infine una parola su Sogliano, corteggiato dalla Fiorentina. Setti non se lo faccia scappare, potremmo rimpiangerlo.
Lascia un commento