Le cose stanno così. Per anni la North Side chiede (comprensibilmente) di avere la curva nord. Volontà anche legittima: due tifoserie nella stessa curva sono un’anomalia tutta veronese, c’è la voglia dei clivensi di distinguersi e, soprattutto, la Sud è da sempre il tempio laico della tifoseria dell’Hellas. Così Campedelli (altrettanto comprensibilmente) accontenta i suoi sostenitori, ma cosa fa? Sposta (meno comprensibilmente) i tifosi ospiti in sud superiore. Dico, era proprio necessario? No. Non si potevano mettere altrove? Sì. Sarebbe stato burocraticamente più complesso, ma non nascondo che avrei apprezzato questo sforzo di volontà. Così non è stato.
Dall’altra parte c’è il Verona, ci sono Setti e Gardini, senza il potere di incidere nella fattispecie (lo stadio è del Comune), ciò non toglie che avrei desiderato da parte loro un maggiore pressing per evitare che tutto questo accadesse, anche perché presumo non abbiano vissuto con giubilo la faccenda, anzi.
Il punto è che i tifosi del Verona lamentano pericoli per l’area esterna (il monumento) ed interna alla curva sud; il Chievo però assicura che non ci saranno problemi e che tutto è stato studiato nei particolari. In realtà, penso io, un tifoso ospite potrebbe tranquillamente saltare dalla sud superiore all’inferiore: al Chievo non lo escludono, tuttavia mi spiegano che le eventuali ‘teste calde’ saranno segnalate e punite. Anche il Verona, assicura la dirigenza, è pronto a tutelare in qualsiasi modo la sua tifoseria. Eppure la mia sensazione è che ora ci sia un problema in più, non in meno.
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