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IL COLPO IN CANNA DI FUSCO

La linea ufficiale del calciomercato di Fusco è:  un terzino destro che sappia giocare anche a sinistra (oppure due terzini, destro e sinistro) e un mediano (Bruno Zuculini). Il terzino (o i terzini) sarà (saranno) under 21, lo Zuculini più giovane invece occuperà il posto lasciato libero da Maresca nella famosa lista dei 18. Stop.

Tutto giusto, pure il cambio di marcia sull’alter-ego di Zuculini, che fino a qualche settimana fa Fusco diceva di non cercare; probabilmente il ds ha cambiato idea con il mutare della valutazione sulle condizioni dell’ex Bologna e ha ripiegato sul fratello minore, che è vero che nelle precedenti esperienze europee ha fallito, ma che approda a Verona in prestito e come alternativa a un blocco titolare già consolidato. Tutto giusto, pure il congedo da Maresca, ex grande giocatore, ma pure ex giocatore, l’ultimo ad arrivare in estate e il primo ad andarsene, come se la maledizione di un Matuzalem a Verona fosse per sempre. Tutto giusto, pure i comprensibili tormenti su Fares, giocatore dal potenziale immenso (quello scatto e quella progressione palla al piede non si imparano, si hanno) ma che si è avvitato su se stesso, sulla sua emotività e sulla sua anarchia tattica. Tutto giusto, pure il principio maestro che il direttore sportivo ha sviscerato all’opinione pubblica: “Questa squadra è da puntellare, integrare, non da rivoluzionare”. Sottinteso: siamo primi, questo organico basta e avanza per risalire in A, a giugno si vedrà.  Del resto, e il sottoscritto lo ha sempre detto,  la parola “progetto” nel calcio italiano di oggi lascia il tempo che trova, perché un anno o una stagione in questa epoca equivalgono spesso a un’era geologica. Troppi chiari di luna, procuratori troppo potenti, giocatori-azienda, contratti pluriennali solo come garanzia (per i club) anti-Bosman, piccole-medie società che vivono di cessioni e plusvalenze anche a stretto giro di posta. Tradotto: l’Hellas penserà soprattutto a tornare in A, sebbene Setti abbia pubblicamente lasciato la porta aperta a qualche acquisto in prospettiva futura.

In quest’ottica dell’immediatezza e al di fuori della linea ufficiale credo che Fusco, per non rischiare niente e non lasciare nulla di intentato, proverà fino all’ultimo a ingaggiare un esterno d’attacco forte, titolare, senior o anche under purché sia di grande qualità e in grado di sostenere Pazzini nel 4-3-3, dato che Siligardi e Gomez ad oggi non ci sono riusciti.  La mia sensazione è che sia questo il vero colpo di mercato che stanno meditando in via Belgio. Dovesse arrivare un top player per la categoria il sacrificato sarebbe Siligardi, che ha mercato e che a differenza di Troianiello difficilmente accetterebbe la panchina fissa e qualche scampolo di partita. Non è detto che si riuscirà a piazzare un colpo del genere, anzi ad oggi è più probabile che là davanti il Verona rimanga così com’è, ma è lampante che le cifre (il carico di gol se l’è sobbarcato quasi esclusivamente Pazzini), le scelte di Pecchia (quella di alzare Bessa in alcune partite) e il 4-3-3 a trazione anteriore del tecnico suggeriscano che il Verona il salto di qualità lo debba fare sulle ali. Aspettando ovviamente Gomez, tormentato da noie fisiche e forse da un rilassamento mentale, e di cui si parla troppo poco, ma che se al 100 per cento è per il Verona secondo solo a Pazzini e Romulo.

 

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