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IL NEMICO INVISIBILE E PERICOLOSO

Cronache surreali dal pianeta Verona. Condannati a vincere, ma pare non freghi a nessuno. Il Verona di Grosso è ancora nel limbo, manca ancora di una sua precisa identità e pare difetti in personalità. Ma nell’ambiente tutto scorre inerte e indifferente.

Non c’è slancio in Setti, che qualche collaboratore sembra voglia convincere a venire a vivere  a Verona per “ripulirsi” un po’ l’immagine. Ma Setti, che ha tanti difetti, certo non pecca di ipocrisia. Cioè lui a volte vorrebbe fingere, ma proprio non gli riesce. Un libro aperto. Intendiamoci, ci ha provato a fare un po’ il ruffiano il presidente, tra lettere alla Totò e Peppino e video fiume più lunghi di un comizio di Fidel Castro ai tempi belli, ma i nefasti esiti li conosciamo. Gli hanno creduto giusto quei 3-4 giornalisti sempre proni. Sono soddisfazioni. Ebbene, Setti è tornato sottocoperta: investimenti e carisma gli eterni assenti.

Non c’è slancio in Grosso: arrendevole nella voce, remissivo nella posa, superficiale nell’analisi pubblica dopo il ko con il Lecce. L’ho scritto dopo la sconfitta di Salerno: è un errore pensare che la tattica e la teoria siano tutto, è esiziale credere che si vinca solo in un modo, è pericoloso dare per scontato che bastino le proprie convinzioni. Nel calcio non si vince sempre con le proprie idee, a volta bisogna saperle mettere in discussione. Il Verona di Grosso è ancora accademia, ma poca sostanza e nervo. Come il Bari di Grosso. Caro mister, dia segnali di vita: lo tiriamo fuori un po’ di carattere?

Non c’è slancio nella gente: in chi si è abbonato e in chi ha rinunciato, senza distinzioni. Chi va allo stadio va per sentirsi comunità con gli altri tifosi, non certo per la partita. C’è chi manco la guarda. Ed è comprensibile. Infatti il Verona è rimasto solo nell’essenza dell’appartenenza del popolo gialloblu in quanto tale. Il resto credo stia lentamente morendo.

C’è un indifferenza nell’aria. Che si vinca, che si perda, che sia A o B. E il mood dell’era Setti. Servirebbe una botta di vita: lampi, tuoni saette, qualcosa che scuota. Il nulla è il nemico più invisibile e pericoloso.

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