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RUVIDO ROCK

Sul piano emozionale è forse più bello dell’anno scorso. Perché più inaspettato e anche più difficile. I “bambini” di Juric rompono il copione scritto, pirateschi e avanguardisti. Non c’è eleganza nelle trame o nella posa, c’è però quel suono ruvido dell’hard rock o del metal tanto caro a Ivan Juric. Non è tempo di sonetti, o poesia cavalleresca, qui l’Ivan di Spalato ci dà una sua versione della scapigliatura.

Il Verona è corsaro nei modi. Il Verona aggredisce, corre bene e tanto. Il Verona poi cala (è successo anche allo Juventus Stadium, giocare più di corsa e meno di tecnica è la cifra del Verona attuale ), ma resiste, commovente, in trincea. Non c’è più Veloso a impostare, ma Dawidowicz (chi lo avrebbe mai detto?) trasformato in diga di mezzo; orfani del tocco inventivo e degli inserimenti di Pessina, abbiamo il redivivo Barak a correre di spada nelle difese avversarie. Ma è Zaccagni, in formato Nazionale (complimenti!), a caricarsi il peso del nostro gioco offensivo: irresistibile.  Ecco Zac, simbolo di questo nuovo Verona che in campo ci riempie d’orgoglio.

Roba da saltare sul divano: roba da sudare, giocare anche noi senza essere lì. Quest’anno più che mai. Eravamo a un passo dalla storia, dopo il rigore in tribuna di Ibra sembrava segnata a nostro favore, sebbene il forcing del Milan si fosse fatto asfissiante. Finale al cardiopalmo, l’appuntamento con la prima volta a San Siro ancora rinviato.

Cosa resta il giorno dopo? Be’ la convinzione che questa è una squadra che non ci farà mai vivere momenti piatti, anonimi. Soffrirà, perderà pure, ma avremo sempre da vivere, emozionarci, “sentire” la partita. Sul piano squisitamente tecnico invece è ancora presto per capire che campionato sarà: come ho scritto, saranno indicative le prossime sette giornate con, tra le altre, Sassuolo e Inter in casa e Atalanta, Lazio e Fiorentina fuori. Molto dipenderà dalla crescita di Kalinic, l’unico che ci può permettere di arrivare al gol con più qualità e meno dispendio di energie; poi conterà anche recuperare qualche giocatore determinante in mezzo al campo per avere geometria e maggior peso individuale, così da essere più incisivi e far correre di più la palla e meno le gambe. Dietro è importante valutare la continuità di Lovato, sperando che Magnani possa mantenersi ai livelli di ieri.

Intanto godiamoci il momento.

 

 

 

 

12 commenti - 5.085 visite Commenta

schetch

E alla faccia degli Amrabat &C che ora non si propongono assolutamente ai livelli dell’anno scorso….aggiungerei. Lo dico Un po’ anche per quella smania di volersene andare tipica di chi non vedeva il capo prima e tutto ad un tratto si vede da champions. Invece coi bambini ecco cosa accade! Mai la sosta fu tanto gradita, recuperiamo almeno metà degli 8 fuori e sotto col Sassuolo.
Unico rammarico è non esserci alla stadio, sarebbe da pelle d’oca!

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Luca

Propongo di fare svalutare ancora un pò Amrabat e a fine anno fare un'offerta di 10/12 milioni alla Fiorentina per riprenderlo…
Ovvio che sto scherzando, ma guardando le sue prestazioni in maglia viola (e gran parte della colpa è il modo di giocare di Iachini) secondo me a fine anno più di 12 milioni non li vale

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Sick boy

Iachini e’ stato esonerato,Prandelli al suo posto. Premetto che non ho mai apprezzato Iachini,ma penso che Amrabat dia il massimo in una squadra che fa dell’intensita’ il suo credo. Per cui,anche con il buon Cesare,io credo che non tornera’ ai livelli dello scorso anno,magari un clamoroso ritorno…

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Papo

sick boy penso che in un centrocampo a due come quello di Prandelli amrabat possa rendere al meglio come era quando c'era Marasco in quella posizione e caratteristiche simili.

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Jes

Scusate ma i bambini che avrebbero giocato col Milan sarebbero 2 del 2000? Dicevi vent’anni……
Dai su finiamola con le favole

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jes

si peccato che Udogie e Colley abbiano giocato poco + di 20 min e il primo sia subentrato a Ilic.
il Milan ha giocato con 4 ’99 in campo e 2 subentrati. Quindi abbiamo giocato massimo contro dei ragazzini.
ps Apprezzo Juric ma certe sue uscite le vedo solo in un ottica di metter le mani avanti

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Martino

Per Amarone, se mai dovesse transitare anche per di qui. Mi sono dovuto spostare vista la temporanea interdizione che mi impedisce di pubblicare da Vighini.
Un’ultima cosa, “avvocato”. Se non l’avessi notato, questo sarebbe uno spazio dedicato a prosaiche e leggiadre ciacole circa il giuoco del calcio, comunemente conosciuto da noi fascistelli come “balon”. Sono ancora in trepida attesa di un tuo commento che verta su tale argomento sin dalla tua prima insorgenza settembrina. Non mi è chiaro per quale motivo tu ne stia fruendo, in modo legittimo ancorché improprio, alla guisa di uno zibaldone. Che sia forse perché non ti senti realizzato? O forse perché, similmente, al di fuori del contesto virtuale non riscuoti la considerazione che ritieni di meritare?

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