In tempi non sospetti scrivevo di un Verona contabile, inteso come società, che piaceva solo ai tifosi contabili, gli onanisti del calciomercato e delle plusvalenze (come se fossero poi soldi loro). La vergognosa dimenticanza del lutto al braccio ieri a San Siro in memoria di Ciccio Mascetti è la conferma di un club dalla mentalità solo economicistica, in nome del dio plusvalenza, dei gretti e grotteschi inglesismi (l’ultimo in ordine di tempo è la Foundation, perché Fondazione pareva brutto), di una tifoseria che sembra trattata solo come bancomat e dei media locali forse annoverati alla stregua di cani da riporto del verbo ufficiale.
Setti potrà consolidare (lo sta facendo e gliene do atto), realizzare il centro sportivo (per ora sono solo dieci anni di promesse), lasciare che il Comune faccia costruire lo stadio a un messicano sconosciuto che non porterebbe un euro al club e alla città (ma tranquilli, è solo fantascienza che piace ai giornali). Può fare questo e altro, ma riceverà l’applauso solo dei tifosi consumatori e contabili, quelli che guardano solo alla categoria, una bolla social che non è il cuore di Verona e del popolo Hellas. La realtà ci dice di un calcio business ma con sempre meno spettatori tv e stadi semi-deserti. Attenzione rischia di succedere anche a Verona, dove il paradosso è che nonostante la serie A, la passione per questo calcio che non crea epica sta scemando.
Rimane l’amore per il Verona Hellas in quanto essenza, storia e identità. E’ la benzina di tutto. Per questo lo sfregio a una bandiera è stato un atto di una vergogna infinita e indicibile. L’ennesimo segno, il più grave, dell’assenza di empatia e cultura per ciò che siamo. Questione di anima, c’è chi ce l’ha e chi no. Chi ne è sprovvisto magari arricchisce il suo conto in banca, ma non passera mai alla storia. A differenza di Mascetti.
Per coloro che continuano ad invocare la categoria come unico metro di giudizio ricordo la fine che ha fatto il Chievo che appunto viveva solo di quello essendo sprovvisto di colori, storia ed identità, speriamo veramente che Setti se ne vada al più presto, tanto chiunque lo sostituirà non farà mai peggio.
Sottoscrivo.
Io non riesco a darmi pace…sarò anche eccessivo ma quello che è successo ieri ha demolito quel minimo di fiducia che nell’ultimo periodo avevo riposto in questa società e per quanto mi riguarda ha rovinato un campionato intero! Dirò di più, il primo tempo di ieri senza garra è stato un altro schiaffo…invece di motivare la società ed i giocatori, il ricordo di Emiliano è sembrato il nulla
io andavo allo stadio negli anni settanta,stadio sempre pieno,35 mila e oltre,son cresciuto col verona nel cuore. ora dico io, setti si ama e si odia,non cè altro da dire.. ieri ho vissuto la situazione male,da veronese non avrei mai immaginato di non ricordare ciccio mascetti, dimenticando in hotel la fascia a lutto, boh non ci sono parole,io ora da pensionato e vivendo lontano da vr,ieri mi son sentito triste e basta!!! setti ha il verona ,altri non ce ne sono, basti guardare il fallimento del catania in serie c!! a 3 giornate dalla fine campionato! setti o si ama o si odia ! questa è la realtà!!! saluti a tutti voi.
Di’ che razza fosse “mr.arraffa arraffa” lo si sapeva. Non c’era certo bisogno di una ulteriore conferma. Spero che vada a lucrare presto da qualche altra parte, magari portandosi con se quella parte di tifosi/lecchini che più che tifare Hellas parteggiano per la Settese f.c. Suggerisco al filantropo di alzarsi ancora lo stipendio.
Leggere i tuoi post è sempre un grande piacere….credo oltremodo che questa società rispecchi esattamente quello che stiamo diventando….sono del 79 e ho più o meno la tua età….ho vissuto lo stadio negli anni 80 con mio padre e successivamente la curva fino a qualche anno fa…..quando vado allo stadio ora mi sembra tutto così diverso….l’atmosfera che respiravo allora non esiste più….ormai il vero tifoso veronese ha passato gli anta….Avevamo una fede…dalla fine degli anni 60 la passione popolare si era trasferita nella politica e x molti nello stadio….ora non ci rimane molto e siamo passati come diceva Calasso ad essere la società del nulla…del marketing e del consumo….ecco noi siamo esattamente questi e Setti rappresenta rispecchia il mondo attuale….occhialino, gnocca bionda al fianco e tanta sboraggine….ma ci troveremo ancora al Bentegodi, sempre meno e sempre più vecchi finchè il carrozzone reggerà….ma non sarà x molto…. Onore a Ciccio, uomo d’altri tempi
tutto da dimostrare… mi sembra comunque che in giro non siano così tanti amanti dei colori sociali. Certo è che la dimenticanza, dal punto di vista comunicativo e di marketing (tanto per fare un ragionamento puramente matematico) è decisamente grave anche per un cinico imprenditore
Quando ad ogni partita, ogni volta che inquadrano il presidente, lo vedi sempre con la stessa espressione sia che si stia vincendo o perdendo, si capisce che affezione vera per questa Società non potrà mai averla. Servirebhe una proprietà veronese con una passione vera per la”Hellas. Ma è da anni che la sognamo e chissà mai se ne rivedremo una
si…ruspa…la proprietà veronese…. ma chissenefrega della proprietà veronese: vedi in giro tante proprietà appartenenti alla città in cui fanno BUSINESS nel calcio? mah…
Quanti imprenditori veronesi hanno rilevato l’Hellas nel momento in cui serviva?Il rischio di sparire era quasi certezza e nessuno si é fatto avanti. Solo Arvedi e Martinelli sono stati eroici e romantici lottatori capaci di conservare il titolo. Adesso é inutile criticare un imprenditore arrivato da fuori. Se volete guardare “fuori dalle mura di Verona” perfino il miracolo atalanta, creato e gestito da bergamaschi doc, é finito in mano a imprenditori americani. Non resta piú nulla del calcio anni 70/80, ormai ci si deve rassegnare. O guardiamo questa nuova versione,o rivolgiamo altrove i nostri interessi e passioni. In effetti un’alternativa ci sarebbe, ma se vi parlo di identitá a 360 gradi( Barcelona e Catalunya con annesse rivendicazioni secessioniste ed orgoglio di appartenenza) nessuno( o pochissimi) mi capiscono. Luca Bressan, Canton Grigioni
Complimenti , a Fraceso Barana che dice quello che sono i valori assenti in questa commedia della gestione di questa società, un presidente che si nasconde dietro occhiali scuri , difficile da capire ….solo un popolo da sfruttare solo per interessi , guadagni e soldi …. personali , manca totalmente il cuore , l’amore di questa nostra storia , di questi colori ,di questi tifosi …..la mancanza e il rispetto di un ” vero eroe gialloblu” come l’indimenticabile Ciccio Mascetti ” purtroppo questo il tutto è il mondo d’oggi… e non è il nostro .
Cosa sarebbe il Verona senza la sua Storia, che talvolta è anche la nostra? Solo una macchina da plusvalenze, arida, impersonale, inutile come un portafoglio.
Le parole non sono mie ma del tuo amico-collega Vigo che io ritengo perfette, a cui aggiungo solo che sono la sintesi dei 10 anni di presidenza di questo individuo di carpi
ad maiora
ak47
Mi aiutate a capire una cosa che mi sfugge. Cosa c’entra Setti con quello che è successo ieri? Era stato ampiamente previsto e annunciato dalla società che ieri, come prassi in questi casi, il Verona avrebbe indossato il lutto al braccio. Cosa peraltro scontata e che avviene da sempre ogni volta che una squadra piange qualche suo ex giocatore o dirigente. Ma non è certamente il presidente che poi la domenica porta fisicamente le fascette ai propri giocatori nello spogliatoio 10 minuti prima della gara. Ovviamente c’è qualche addetto incaricato di farlo. Evidentemente tale addetto (senza voler condannare alla gogna nessuno) è il “colpevole” dell’accaduto. Sarà stato distratto, ubriaco, avrà avuto un improvviso vuoto di memoria. Non lo so. Di sicuro mentre noi ci agitiamo sui social la società ha già provveduto a chedergliene conto. Al massimo si potrà dire che Setti dovrebbe scegliere tali addetti con maggior cura. Per la carità. Rilevo tuttavia che ad esempio il dirigente addetto alla squadra, il team manager, non è un amico di Setti proveniente da Carpi o da Foggia. Ma è tal Sandro Mazzola, ex bandiera e capitano gialloblù, nonché dirigente accompagnatore dell’Hellas da infiniti anni. Quindi persona che (a differenza del vostro Setti senza sentimenti) credo abbia a cuore la nostra maglia e la nostra storia. Bene. Io non so ovviamente se lui avesse qualche responsabilità diretta o meno circa le fascette. Certo è lui (e non il presidente) a organizzare le trasferte, a occuparsi degli atleti durante le stesse, ad essere nello spogliatoio e in panchina prima e durante la gara. Credo avrebbe dovuto e potuto tranquillamente ricordarsi del lutto al braccio a prescindere da tutte le presunte nefandezze che come al solito attribuite al vostro bersaglio preferito. Così non è stato. Alla faccia dell’essenza, dell’anima, dell’identità.
Concordo pienamente
ottima osservazione!
giocavano alle 18 e si son accorti magari alle 17.50 che non le avevano prese e che ormai non facevano più in tempo per metterle dall’inizio?? avevano avuto almeno un ora e mezza per pensarci perchè il pulman del verona non arriva alle 18 quando inizia la gara ma arriverà per le 16.30 e non aver avuto tempo di andarle a prendere non regge……. molto semplicemente nessuno si è interessato giocatori del verona compresi che le fasce non erano arrivate…… e per prenderle non è che dovevano arrivare a monza e tornare a san siro magari avrebbero messo 20 minuti tra andata e ritorno……. mah
evviva Dio ! è rimasto qualcuno che ragiona!
Post infarcito di inutili romanticismi, trovo veramente offensivo verso una parte che tra l altro è maggioranza, dell hellas, parlare di onanisti, di tifosi ragionieri, di lustrascarpe di setti, perchè questo è il significato, di una parte di giornalismo di cui lei, caro Barana, è rappresentante, come tutto telenuovo del resto. Sono anni che criticate, anni che non vi va mai bene niente, il discorso sullo stadio messicano fuori luogo e fuori tempo, setti cosa centra se il vostro caro sindaco si è fatto buggerare da berthold e compagnia messicana x 2 anni, non vedo che responsabilità possa avere in un progetto di sboarina, che lui evidemente ha appoggiato, perchè cosa doveva fare? Vorrei vedere voi, caro Barana, presidenti dell hellas, Vighini, tomasoni, etc etc, voi certamente sacrifichereste i conti senza alcuna plusvalenza x far piacere alla curva e ai tifosi, voi certamente rifiutereste 35 ml per barak, o 25 per casale o tameze, perchè voi siete portatori del tifo sano, genuino, quello di una volta, e naturalmente non vi elargireste compenso alcuno per il vostro lavoro. Dai, feme na carità, si tuti brai a parlar coi schei dei altri, siamo noi e l atalanta coi conti a posto, cosa volete fare, la fine del chievo??? Non vi basta la fila di presidenti che si sono svenati per l hellas, siete andati Voi romantici a risarcirli delle perdite, economiche e di salute?? Una mancanza per il lutto al braccio, di cui peraltro setti si è scusato ampiamente, l avete trasformata nell ennesima crociata contro la società, perchè Voi, vincessimo anche la champions, trovereste sempre qualcosa da ridire, ed è questo il motivo per cui nessun veronese prenderà più l hellas, questo è poco ma sicuro
Quoto al 1000% questo post
Ti dai lo stipendio più alto della serie A (scusate la quisquilia, per una realtà come Verona) e poi, secondo qualche tifoso della Settese f.c., non dovresti assumerti nemmeno una responsabilità. A 3,5 milioni di euro annui, ci devi mettere la faccia anche se i cessi della società non sono puliti, secondo me. La storia della dimenticanza delle fasce in albergo è la versione ufficiale della società, non è assolutamente detto che sia aderente alla realtà dei fatti e se fosse, comunque, denota un dilettantismo e un disinteresse abnorme verso la NOSTRA storia. Qualcuno scrive che “non ve và mai ben niente”. Si potrebbe ribattere che qualcuno di voi si fa’ andar bene proprio tutto…..
Ormai una parte di tifoseria è diventata assai di “manica larga” quando si tratta di pesare le nefandezze commesse da questa proprietà e si baratta TUTTO in cambio di un buon piazzamento in campionato. Questo è poco ma sicuro
1) Setti si è assunto la responsabilità 1 minuto dopo la fine della partita. 2) Mazzola è parte della nostra storia ed è il Team Manager della squadra. Evidentemente la storia si disinteressa di se stessa.
La storia non si dimentica, quindi bisogna ricordare VERAMENTE tutto ( 2 fallimenti, presidenti incapaci ecc.). Si tende a mescolare la società con i tifosi che sono 2 entità completamente diverse ognuno deve lavorare per il bene dell’ Hellas. Finalmente abbiamo una società che si è strutturata ( anche qui bisogna ricordare la storia!!!), tifosi fantastici che devono seminare la fede alle nuove generazioni ed i giornalisti dovrebbero fare quel SALTO di qualità per uscire da un provincialismo gretto e votato (loro si..!!) ad un egoismo. Basta polemiche perché con questa negatività, ci sarà la consueta autodistruzione con annessa caccia alle streghe ( anche qui bisogna conoscere la storia). Forza Hellas
Quoto al 100% Vedhellas. E sono davvero basito di quanto odio ci sia ancora latente in qualche “fulminato” nei confronti di Setti. Ma perchè? Perchè non è veronese? Io me la prenderei (se proprio, ma è solo per far capire) maggiormente con Rana, Bauli, Riello, Ferroli, e cento altri che invece dell’Hellas gli interessa davvero poco. Ma di certo non con Setti che ha portato dei risultati ottimi e che ci sta facendo tornare l’orgoglio di essere tifosi dell’Hellas. E’ bastata una dimenticanza (grave se vogliamo, ma non dipendente dal presidente) di una fascia nera, per tornare a spalare letame a gogo su gente che sta facendo un ottimo lavoro. Io sono infastidito a Barana e anche da Vighini e da questo modo di fare “giornalismo”, come già detto più sopra, stucchevole e a mio modo di vedere non grato, non corretto, non corrispondente a quello che è stata la problemtica.
Quante chiacchiere inutili e dannose per l’Hellas e per tutti quei tifosi che sono orgogliosi di rinnovare l’abbonamento ancora in serie A e con una squadra di prospettiva. I parolai, i barana ed i vighini lasciamoli cuocere nel loro brodo. Il presidente ci ha messo la faccia scusandosi della dimenticanza, io che ho vissuto Ciccio sul caampo lo ricorderò sempre con infinita simpatia a prescindere dalle fasce nere e dai parolai di Verona, forza hellas!!!
Per lui è importante farsi vedere con la gnocca giovane vicino e la macchina grossa ( che costa schei) …così gli altri pensano che è un macho che sc**a come un ventenne e che è (figo..si, figo secco) !!!
Purtroppo il “piocio rifatto” non si ricorda quando era sull’orlo del fallimento e poi ha avuto il culo di conoscere il grande Martinelli ..altrimenti era con il cul pararia !!! Ci chiediamo che razza di essere è a dimenticare una bandiera dell’Hellas come Ciccio !! Ma anche se posse l’ultimo dei dipendenti è sempre pessimo in ugual maniera!!!
Visto “che noi tutti veronesi” siamo persone con intelligenza e dignità , non gli auguriamo che riceva lo stesso trattamento nella vita .. ma gli auguriamo di ritornare con i piedi sulla terra anche perché di speciale per volare questo personaggio non ha nulla !!!
Il calcio è un malato terminale e i 35/40 mila tifosi al Bentegodi sono solo un bel ricordo. Ad oggi i tifosi sono 12/13 mila, che come per magia possono diventare 17/18 mila se la squadra va bene o c’è da festeggiare qualcosa. Additare Setti come responsabile del calo degli spettatori o dello sbiadimento della passione verso il calcio, verso il Verona, mi sembra un po’ eccessivo.
A volte ho l’impressione che non si aspetti altro che un passo falso della società per poter gridare il famoso Setti VATTENE!
In effetti dopo Chiampan e Mazzi abbiamo vissuto gli anni migliori del centenario Verona…
Per carità era facile voler bene al Conte e non finiremo mai di ringraziare Martinelli, anche se con lui abbiamo rischiato di chiamarci Chievona..
Tuttavia un quarto di tutte le partite fatte dal Verona in serie A in 119 anni di storia le abbiamo fatte con Setti. Quante volte è capitato di fare 4 campionati di serie A di fila?
Qualche merito lo avrà anche lui?
Certo poteva studiare un po’ meglio la storia del Verona ed essere un po’ più ruffiano.
È solo un imprenditore di fede juventina appassionato di calcio che un giorno ha avuto la possibilità di fare calcio seriamente con il Verona.
Ha sbagliato e ha sbruffonato, ma ha avuto anche il coraggio di ammettere i propri errori e talvolta di correggere il tiro. Non era così scontato che lo facesse.
Difficilmente riuscirà ad entrare nel cuore dei tifosi. Ma ci riuscirebbe un riccone cinese o arabo oppure un fondo americano?
Con l’offerta giusta il Verona sarà venduto ma dubito che ci sarà un ritorno di passione verso i nostri colori.
La passione quella vera per il Verona comincia a germogliare da bambino e non ti abbandonerà più, esaltandoti qualche volta e rovinandoci il più delle volte la giornata. Non la si può spiegare, non la si può vendere o comprare. Si può solo metterla in mostra sempre e sperare che chi ci è vicino.. si contagi. Da nonno a nipote, da padre in figlio, da moroso a morosa, da amico ad amico.
Non voglio santificare Setti che ci ha messo la faccia a fine partita. Ha fatto solo il suo dovere come capo dell’azienda.
Era meglio che indicasse nome e cognome del dipendente responsabile della dimenticanza? Magari un magazziniere tifosissimo del Verona che ancora oggi non si dà pace per la sua dimenticanza. Chissà magari Mascetti lo conosceva pure e da piccolo lo aveva eletto a suo Eroe.
Sarebbe stato meglio che Setti lo avesse licenziato in tronco ed esibito legato ad un albero all’antistadio per il pubblico dileggio?
La società deve essere considerata pessima è incopetente per un errore di un suo dipendente, buttando via tutto il resto?
Non ho dubbi che Setti sabato sera fosse tra i più arrabbiati. Il Verona è nostro, la passione, l’amore, i colori sono nostri, ma l’azienda è sua e non c’è imprenditore che dopo 10 anni di lavoro non consideri la sua azienda come un parte di sé stesso.
Per come era serio, acuto e concreto, sicuramente da lassù Ciccio Mascetti, già alle 21 di sabato sera era stanco di questa polemica e già come tutti i tifosi del Verona starà pensando alla partita con l’Atalanta, come la partita del riscatto per i giocatori e la società. Contro l’ex squadre si vuole sempre fare bella figura e allora forza Verona regala al tuo vecchio e glorioso capitano, dirigente e tifoso una prestazione orgogliosa domemica prossima!
Grande Ciccio, R. I. P. P. S. Lui non avrebbe visto di buon occhio tutte queste inutili polemiche. Oggi c’è da omaggiare il nostro grande 8,e nient’altro
La frase migliore di questi giorni l’ho letta su Hellastory:
“MORALIZZATORI CON LA BOCA PIENA DE COSTINE”!
….questa si che è pura veronesità!!!
Campagna di telenuovo contro questa società…è ovvio.
sento tanti discorsi di attaccamento, di storia, di passioni…sveglia!!!il calcio va sempre piu verso proprietà straniere e noi ci lamentiamo di un pressidente ,lontano ben 70 km(forse),
che da 10 anni stà facendo bene, a parte qualche scivolone, e che tutto sommato sta regalando un buon calcio e mantiene una delle poche società sane.
seguo l’hella dagli anni 80 e di porcherie ne ho vissute tante e non mi sembra di gettare tutto questo fango al press. solo perchè uno o piu suoi dipendenti non hanno , in questo caso, fatto bene il loro lavoro che è anche quello di far onorare al meglio il lutto di un giocatore simbolo come Mascetti. Recentemente sono stati ricordati in modo egregio sia l’ex pressidente Martinelli che l’attore/radiocronista Roberto Puliero e allo stadio la commozione era palpabile. Comunque Setti ci ha messo la faccia e si è scusato con i familiari e i tifosi…che altro poteva fare?….forza Hellas.
In Serie A, infatti, diversi club sono nel mirino di investitori stranieri, come già dimostrato dall’ingresso di Stephen Pagliuca nella proprietà dell’Atalanta. su tutti il Verona (che ha attirato l’interesse di un gruppo americano) e la Sampdoria: vari interessi sui blucerchiati ma ancora nessuno pronto a decollare.