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ECCO PERCHÈ SETTI HA SCELTO SOGLIANO

Carta della disperazione, o del rilancio? Il ritorno di Sean Sogliano è forse un po’ tutte e due agli occhi di Maurizio Setti, che aveva (ingiustificatamente) silurato il suo ds nel 2015 dopo tre anni di ottimi risultati sportivi ed economici (leggi plusvalenze), per continuare la storia di amorosi sensi con l’allora direttore generale Gardini. Il quale, mentre accusava Sean di spendere troppo, firmava un quinquennale milionario a un Pazzini con il ginocchio disastrato. Altri tempi.

I tempi di oggi invece accertano che Setti è seriamente preoccupato, altrimenti non avrebbe richiamato uno spirito libero come Sean, lui presidente che – come molti altri – ama avere (legittimamente) il controllo di tutto. Ma Setti è uomo pragmatico e sa che retrocedere significherebbe compiere il primo dei due passi per perdere il Verona e tutto il business che ne deriva. Il secondo passo sarebbe non risalire immediatamente, ca va sans dire, cosa peraltro possibilissima (vedi Parma, che ha ben altri capitali). Diciamocelo: non sempre ti va ricca come l’anno di Pecchia (2016-17), non sempre trovi il Palermo che fallisce, il Cittadella che ti fa l’harakiri e Aglietti il miracolo sulle macerie di Grosso (2018-19). Insomma, Setti è uomo (molto) fortunato (anche quest’anno: scelte disastrose, squadra smobilitata, ma sosta del mondiale provvidenziale), ma è lui il primo a sapere che la fortuna è meglio non sollecitarla troppo che poi magari ti si rivolta contro.

In sostanza Setti, impaurito e sotto-pressione, si trova nella condizione di tornare a fare puramente calcio, ridimensionando la politica dei procuratori e del calciomercato “telecomandato” dall’alto. Da qui la scelta di tornare a lavorare con un uomo di calcio e non di politica, finanza o relazioni.

Basterà? Non lo so, salvarsi resta molto complicato, ma il tempo c’è. Servirà mettere mano alla squadra (cambiare almeno 4 titolari) e forse anche alla conduzione tecnica. Servirà innanzitutto saper vendere chi non serve, per poter comprare i giocatori funzionali alla causa.

Il Sogliano II non è così sorprendente neanche sul piano…emotivo. Lui e Setti si erano lasciati malissimo e fino al 2018 i rapporti (anche pubblici) erano al vetriolo. Poi il graduale riavvicinamento, non a caso già due volte Sean è stato vicino al Verona: nella primavera 2019, prima che arrivasse Aglietti e agguantassimo i play off, e la scorsa estate dopo l’addio di Tony D’Amico.

Il suo ritorno intanto ha già ha avuto un effetto: ha rincuorato e (ri)motivato la tifoseria, molto legata al ds, il quale a sua volta ama Verona (ma in pubblico, per evitare ruffianerie, non lo sentirete mai pronunciare dichiarazioni roboanti al riguardo) e che a Verona torna ad avere una compiutezza sentimental-professionale che in questi anni, altrove, forse aveva smarrito. La mia impressione, infatti, è che Sogliano abbia lavorato in altri club senza mai davvero dimenticare l’Hellas e, anzi, appesantito dal rimpianto di un cammino che lui ha vissuto come interrotto sul più bello. Adesso si chiude un cerchio. E, chissà, forse se ne riapre un altro…

14 commenti - 4.656 visite Commenta

RobyVR

Pol èssar na chiave de letura molto arente la realtà, forsi l’è tardi par rimediar al’otusa arogansa del Ranzani Bassopadano, incrosema i diei.

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Mir/=\ko

Ennesimo errore da aggiungere alla lista infinita di quelli già commessi e che hanno creato questo disastro sportivo. Non so cosa possa fare un DS che ha trascorso le ultime stagioni tra C e B, per giunta abituato ad avere a disposizione per il mercato budget significativi. Temo che sia realmente una mossa fatta con il solo scopo di dimostrare alla piazza che non c’è totale e disinteressato immobilismo da parte della società. Soprattutto dopo le prime e comprensibili contestazioni di una piazza letteralmente allibita di fronte ad un estivo fuggi fuggi generale e allo smantellamento inspiegabile dello splendido Verona dell’anno scorso. Un presidente intenzionato seriamente a fare qualcosa di concreto non avrebbe scelto un profilo simile. E visti i risultati fallimentari ottenuti dal Bocchetti, Setti farà la stessa cosa sul piano della guida tecnica, visto che ne ha già 3 a libro paga. Andrebbero fatte ora quelle scelte di rafforzamento della difesa e di consolidamento di trequarti e attacco di chiara matrice qualitativa che non sono state compiute in estate, quando la rosa è stata al contrario letteralmente indebolita e imbottita di scommesse a basso costo pressoché totalmente perse! Inutile sprecare ulteriori risorse per un Verona che NON HA SPERANZE. Si cominci seriamente già da ora a programmare la B dell’anno prossimo con scelte oculate. Poche ma indirizzate alla futura stagione. Lo so, è una cosa brutta da dire, ma bisogna che il Verona utilizzi quello che resta di questo sciagurato campionato per individuare in primis una guida tecnica con esperienza in serie B e soprattutto vincente (Beppe Iachini), per far crescere poi i propri giovani in un progetto di gioco da mettere in campo anche l’anno prossimo in B e infine per individuare qualche profilo interessante da introdurre nel sistema di gioco voluto dal nuovo tecnico.

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auzzaider

Finalmente una scelta sensata anche se magari qualche ammiratore di Setti come Fenomeno o Gino dal Bar avrebbero preferito Bigon, speriamo solo non sia troppo tardi.

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Roberto

Setti ha scelto Sogliano, semplicemente, perchè c’è da ricostruire lo spogliatoio, cosa che, evidentemente, Marroccu, non è in grado di fare. Quest’ultimo, per altro, non è stato silurato, perchè ha compiuto alla lettera gli ordini del capo. Resto comunque perplesso, i margini di manovra a disposizione del buon Sean, sono comunque risicati. Supponendo riesca a scuotere e motivare l’ambiente, cosa niente affatto scontata, resta da risolvere il nodo allenatore, e, non secondario, trovare almeno un paio di centravanti che garantiscano un numero di gol sufficenti…nonostante tutto FORZA VERONA!!!

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Hellasebasta

Sì, è vero, ha operato all’osso come ordinatogli dal “conte dale braghe onte”, ma con l’aggravante di prendere anche 3 giocatori già rotti che si sono rotti subito di nuovo (che sfiga eh, Marroccu?) vedi Verdi, Hrustic e Piccoli che han giocato solo pochi spezzoni finora. Comunque un qualsiasi DS decente, anche con pochi soldi, ma con un buon giro di scouting, avrebbe fatto senz’altro meglio di sto pretino sardo (uno che come unica chance ha quella di portarsi dietro Lopez ovunque mi puzza di disperazione). Adesso non mi interessa sapere se il Sogliano 2.0 si è depauperato il buon nome nelle serie inferiori; l’importante è che abbia gli agganci giusti per inserire gente valida da Serie A dal punto di vista temperamentale (coltello tra i denti ogni minuto ) per giocare ogni partita come se fosse questione di vita o di morte.
Poi mi chiedo se il buon Sasà abbia uno staff a sua disposizione in gradi di condurre una preparazione atletica da Serie A, cosa che non credo proprio, questione mai come ora importantissima.

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Ruspa62-2.0

Speriamo Sogliano abbia un budget almeno decente per il mercato anche se credo che il suo ingaggio sia anche in vista di preparare la prossima serie B. Mi auguro naturalmente di sbagliarmi. Forza Hellas!

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Restosemprequi

Contento per il ritorno di Sogliano, ma con alcune precisazioni:
Nell’organigramma Maroccu comanda Sogliano? Se è cosi siamo fritti. Considero Maroccu uno degli yesman più incapaci mai visti e con Sogliano sarebbero subito scintille.
A questo punto , Senatori o non senatori, chi non vuole restare a Verona raus! ( vedi ilic, tameze ecc. ecc. ). Con i soldi che si prendono si comprano talenti con voglia di sfondare, che non abbiano la puzza sotto il naso se dovessero giocare in B. I soldi però bisogna farseli dare subito, non a rate o con diritto di riscatto, ma soprattutto reinvestirli nell’Hellas non nei motorini Garelli.
Poi da tifoso francamente mi sono rotto di vedere che chi passa di qua , prenda l’Hellas come una fermata del bus interlocutoria, “ tanto poi setti con la fame di plusvalenze che ha, appena puo mi vende”.
Stop, firmi un contratto? Ok stai qui finchè mi sei utile, arriva l’offerta giusta ? Ok ci penso.
Se avete notato, anche nel calciomercato non siamo più credibili. Gli altri presidenti conoscendo il carpigiano aspettano gli ultimi giorni, per dare acconti e pagare il resto in futuri pagherò. Questa è la fama che ci siamo fatti. Come fai a costruire un futuro con queste premesse?

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mattia

Com non darti torto.
Purtroppo con questa società che non ha a cuore questa città e questa squadra,non andremo mai lontani.
l’unica cosa che possiamno sperare è che evapori da Verona.
Una volta c’era astio tra presidenti , perche quasi tutti erano tifosi della propria squadra, ora invece ci si mette a 90 per vendere qualsiasi giocatore al miglior offerente.
Robe da matti.
Scene cosi ( con tutto il rispetto ) le abbiamo viste al mercato dello stadio.

Ora solo fondi che non

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hellasmastiff

serviva un sergente di ferro sia nello spogliatoio che nelle confernze post gara dove ci ha massacrato dai torti arbitrali ogni settimana……. pugno duro per chi non vorrà più restare a verona motivato al 1000% e contro la classe arbitrale che ci sta prendendo per il cu.lo ogni domenica come se fossimo il campodasego……..

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Nick

Ottimo articolo, soprattutto nel descrivere lo spirito di unione che si dovrà avere da qui fino alla fine… Non si retrocede a novembre, quindi remiamo tutti dalla stessa parte con forza e coraggio. Come i giocatori, anche i tifosi che non credono alla salvezza e pensano già alla serie B, non servono!! Forza Hellas SEMPRE

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caio merlo

fanno ribrezzo le cifre pagate per Udogie e Silvestri.l’Hellas se avesse dovuto comprare i due ora, si sarebbe svenata.fa pure ribrezzo la cifra incamerata dal maurizio di carpi;per prendere la stessa con Manila (marca sconosciuta a chi non è dell’ambiente)avrebbe dovuto avere un negozio in ogni via di Verona,frazioni comprese.con tali premesse ,che la B ci sia lieve…

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scala1970

Ciao Francesco. Tutto condivisibile. Aggiungo solo.
Secondo me la scelta di Sean fatta dal magliaro ha due scopi. il primo cercare di tacitare la piazza che stava ribollendo un po’ troppo pericolosamente per lui. Il secondo è che il primo a non crederci è proprio il Laido. L’obiettivo è una retrocessione dignitosa per poi col paracadutino ( eh già se scende la Doria il grosso lo beccano loro perchè sono da più anni in A) tentare di tornare su e forse poi finalmente evaporare come neve al sole.
invece questione tecnica perso perso affianchiano a Bocchetti il buon Aglio persona per bene che la A se la è stra meritata
ciao

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