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VITTIME DI UN TEMPO SOSPESO (INVECE SERVONO FACCE NUOVE)

Non bastano due allenatori (il tandem Bocchetti—Zaffaroni ci riporta ai primi anni ’90 di Liedholm-Corso) per dimenticare il vecchio. E così Ivan Juric, da un anno e mezzo al Torino, dopo la partita del fu Comunale, oggi Olimpico, troneggia in sala stampa disquisendo del Verona. Ne parla come se fosse ancora il “suo” Verona. Indica la strada, dispensa consigli sull’applicazione del “suo” calcio al discepolo Bocchetti, accenna alla migliore formazione e suggerisce financo le operazioni di mercato di questo gennaio (“non va sbagliato l’attaccante”).

Orologi rotti, spazi temporali inesistenti, impalpabili. L’Hellas Verona lotta affannato contro un tempo sospeso, di cui è vittima. Juric non c’è più da un anno e mezzo, eppure è come se questo anno e mezzo non fosse mai trascorso. La sua ombra aleggia da sempre, nelle nostre cronache, nel vociare dei tifosi, ma soprattutto più o meno inconsciamente anche in società. Del resto Setti, dopo Ivan, ha piazzato sulla panchina degli emuli (Tudor e poi Bocchetti) e anche nei brevi interregni di Di Francesco e Cioffi pretendeva il calcio del croato. Ebbene, le dichiarazioni di oggi pomeriggio del convitato di pietra – Juric appunto – scoperchiano il vaso di pandora e con esso deflagra l’equivoco: non ci siamo ancora emancipati dal (mirabolante) passato, lo vogliamo rivivere, aneliamo impossibili déjà-vu , senza però che ci siano le condizioni per ripeterlo in altre vesti e con nuovi attori.

Segno di debolezza. Del club. Di un presidente che naviga a vista, di anno in anno, va a fiammate e chiari di luna. Nella scorsa stagione ha fatto il passo più lungo della gamba (basta vedere il monte ingaggi dei Simeone, Barak ecc), salvo trovarsi a dover ridimensionare in estate, quindi incartato e senza potere contrattuale (da qui la svendita dei big). Aggiungici la confusione totale nella scelta dei dirigenti (Marroccu) e dell’allenatore (Cioffi, pagato non poco peraltro). La tempesta perfetta, già vista ai tempi di Gardini-Bigon e poi Fusco, corroborata dagli inopportuni e ineleganti mega-compensi da amministratore che Setti si auto-elargisce.   

L’arrivo di Sogliano è una pezza di buon senso, perché Sean, pur in una fase delicata e non certo ascendente della carriera, rimane comunque uomo di calcio capace di stare alla scrivania ma anche sul campo. Forse una piccola scossa nello spogliatoio si è pure avuta: il pari e la discreta prestazione di Torino sono timidi segnali di risveglio. Svolta o pannicello caldo? Si vedrà lunedì con la Cremonese.

Però il mercato langue. Non ci sono soldi (i chiari di luna settiani dopo i fasti del 2021 ora dicono spending-review), dunque è necessario cedere un big per poter reinvestire qualcosa e tentare qualche innesto interessante (il più sacrificabile è Ilic, che però nel migliore dei casi sarà un nuovo caso-Simeone, ergo una piccola plusvalenza poiché è costato dieci milioni e una percentuale della rivendita va al Manchester City). Ci vorrebbe una punta che sappia fare gol e più di qualche faccia nuova. Rinnovare il gruppo per ricreare entusiasmo e poi giocarsela, vada come vada.

“Quando non hai niente, non hai niente da perdere” (Bob Dylan).  

12 commenti - 2,957 visite Commenta

auzzaider

Ciao Francesco , ricordo una frase di Romano Mattè in cui giustamente diceva che non esistono moduli vincenti ma giocatori vincenti, aldilà delle cessioni per me la rosa del Verona è superiore a quella di Lecce e Spezia, purtroppo l’aria di smobilitazione che aleggia da quest’estate ha fatto sì che alcuni giocatori (Lazovic, Tameze, Ilic, Faraoni) abbiano finora reso per neanche un terzo delle loro potenzialità e aldilà di alcune partite sfortunate condizionate da decisioni arbitrali discutibili (Udinese, Salernitana, Roma e Juve) a mancare è stata l’unità d’intenti che ora (grazie all’innesto di Sogliano e alla benedetta pausa dei mondiali) pare in parte ritrovata.

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Markigno

Credo che vada detto che il Verona vive del ricordo di Juric ma anche Juric vive del ricordo di
Verona… sembra incredibile di questi tempi ma vedere un allenatore così attaccato ad una squadra (la nostra squadra) a me fa molto piacere…

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Salta sul carro

Leggere Barana che scrive qualcosa di sensato riguardo ai conti societari, e’ una grandissima novita’…

Innanzittutto andrebbe chiarita una cosa: se questa volonta’ di continuare, per il resto dei nostri giorni, col tipo di calcio adottato da Juric sia una richiesta da parte della societa’, oppure da parte dei giocatori (senatori…) stessi.
Io credo sia piu’ la seconda.
Alcuni di loro hanno disputato a Verona le loro migliori stagioni giocando a quel modo (Faraoni, Veloso, Lazovic, Gunter ad esempio..), quindi credo sia plausibile che la richiesta sia arrivata sempre dallo spogliatoio.
Il problema e’ che si sta creando un equivoco senza fine.
Con Di Francesco, infatti, e’ andata male, con Tudor bene (benissimo), con Cioffi male di nuovo, e anche con Bocchetti sta andando male ancora (e non e’ un mistero che la sua scelta sia stata fatta su pressione da parte dello spogliatoio…).
Forse sarebbe ora di dimenticarci del calcio di Juric, e una volta scelto un allenatore, che lo si lasci libero di giocare come ritiene piu’ opportuno.

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Gnanfo

Finché non hai una rosa di qualità il gioco fatto di corsa, sacrificio e “garra” è l’unico modo che ti permette di sopravvivere.

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Sergio

Pienamente d’accordo…. e penso anche che Juric non abbia voluto far male all’Hellas, altrimenti non si spiegherebbe l’aver giocato quasi tutto l’incontro senza sanabria …..

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RobyVR

A mi me piase piussè scoltar Juric parlar del Verona che qualsiasi altro de sta società qua. Visti i schei inutili sperperè par alenadori, ds, sugadori de dubia qualità tanto valea pagar ingagi più alti a quei che jé andé via.

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Gnanfo

Verissimo…e pensar che ghè ancora chi lo ciama sengalo o pèzo solo perché l’ha dimostrà coerenza e capacità de non accettare a capo chino lezioni dal laido.
Ma ricordemose sempre che il laido è il miglior presidente dopo lo scudetto…nel metaverso credo lo faranno pure santo.
PS: chi no gha zugà a calcio almeno in categoria non sà quanto incide l’incapacità societaria nel rendimento sportivo dei giocatori, quindi calma nel dare del mercenario a chiunque e avallare le vomitevoli dichiarazioni presidenziali.

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Raycharles68

SI ala’…. e le plusvalense come feto a farle alora? La fin l’è sempre quela….casse ude e scarsele piene…. forsa poro Hela!!

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Michele

Non so se ci sarà davvero un cambio societario, ma se dovesse accadere ed entrassero un po di soldi in più Jiuric va riportato a Verona!

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Skywalker

Quando te ghe un presidente sensa schei, che ga da nar da le “banche” a farseli prestar, queste le volarà delle garansie… O no?… El pres el dovarà pur dimostrarghe che ghe delle entrate in società…
E alora serve le plusvalense… No i me par concetti difficili da capir.
Guarda caso, ghe toca farle anca alla juventus le plusvalense….
E’ il calcio moderno, bellezza

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