Torna al blog

LE PAROLE DI ZANZI: VERONA SOLIDO ANCHE SUL MERCATO

“Il mercato non deve portare all’agitazione. Se non avessimo giocatori richiesti da altri club, avremmo un problema. Ma l’intenzione è sempre rafforzare la squadra”.

Queste le parole al Corriere di Verona dello scorso 18 dicembre di Italo Zanzi, presidente del Verona e uomo di raccordo e rappresentanza della proprietà americana.  

Parole di sostanza perché spiegano cos’è il calcio di adesso e come va vissuto anche dal tifoso: il problema non è mai vendere questo o quel giocatore, anzi, rientra nel novero della normalità per qualsiasi club; lo snodo, la diramazione piuttosto sta nel comprare bene. E il Verona, ergo Presidio Investors, con i suoi denari e avvalendosi delle conoscenze del ds Sean Sogliano, la scorsa estate lo ha fatto: se ne è andato Tchatchoua? È arrivato Belghali, che è più forte. Via Dawidowicz, Coppola e Ghilardi? Sono arrivati Nunez, Nelson e Bella-Kotchap, che sono almeno due spanne sopra i predecessori. E in attacco Orban e Giovane hanno portato talento e freschezza e adesso si cominciano a vedere i risultati. In mezzo è arrivato Al Musrati, che finalmente sta dando solidità e peso lì dove Duda aveva obiettivamente lasciato uno spazio scoperto.

Il tutto è avvenuto non per fortuna, o grazia, ma attraverso un importante aumento del monte-ingaggi e all’intuito di Sogliano, giusto per tagliare l’aria alla retorica pauperista delle scommesse prese dalla strada. Risultato? Il Verona sul piano tecnico è decisamente più forte dell’anno scorso, al netto di una partenza drammatica dipesa da molti fattori: l’ambientamento dei nuovi, errori tattici ecc.

Dunque non mi preoccuperei per gennaio, quando non ci saranno grandi sovvertimenti in uscita e penso che qualcosa verrà fatto in entrata. Voglio dire, riferendomi soprattutto a chi è arrivato a rimpiangere il passato: il Verona, oggi, non ha un problema di società, intesa come proprietà. Presidio Investors evidentemente fa finanza e su questo fondo americano non sarei pronto a giurare nel lungo periodo (soprattutto se non andasse in porto il progetto dello stadio), ma stando al presente occorre riconoscere che ha ridato forza e struttura al Verona, che sul piano economico-finanziario un anno fa non se la passava benissimo.

Pertanto i mezzi per salvarci ci sono, ora l’Hellas ha rialzato la testa anche sul campo e deve rimettersi fuori dalla zona retrocessione. Dopo l’avvio negativo ci vorrà del tempo per colmare il gap, visto anche il calendario del prossimo mese. Ma, indipendentemente dalle onde emotive di questa o quella partita (che poi il lato passionale è il bello del calcio), l’analisi deve essere razionale: il Verona ha tutto per restare in serie A.  

Un commento - 157 visite Commenta

Silvio

Come ho scritto nel tuo ultimo blog, l’acquisto più importante di gennaio è recuperare del tutto Orban. L’ultima partita sembra avermi dato ragione….

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code