Questione di manico. Perché il Verona con Tudor è già altra cosa. L’allenatore di Spalato in pochi giorni ha lavorato sulle priorità, smuovendo quel che serviva. Intanto sul piano tattico (due punte più un trequartista e Barak schierato mediano), ma soprattutto su quello dell’intensità, della corsa intelligente e del temperamento.
Non si è trattato solo di vincere, ma di farlo in rimonta e alla distanza. I secondi tempi con Di Francesco erano una pena infinita. Ieri invece contro la Roma sono stati i 45′ della ripresa a fare la differenza.
Certo, resta molto da fare e non potrebbe essere altrimenti. Ragionando e stemperando l’emotività, va detto che la fase difensiva è ancora da registrare. Tudor, alla vigilia della partita, aveva rimarcato la sua filosofia: “Innanzitutto non bisogna prendere gol”. Il Verona contro la Roma invece è stato infilato due volte e immaginiamo che l’allenatore lavorerà a fondo sulla questione. Culturalmente il croato, a differenza Di Francesco, bada alla fase difensiva, non a caso ieri ha cambiato Ceccherini (in affanno su Zaniolo) con Magnani dopo appena un tempo. Segnali precisi.
Tuttavia, al di là dei soliti errori individuali, che però vanno ridotti instillando quantomeno la giusta mentalità (nel primo gol di Pellegrini, Ilic molla l’avversario e Gunter ritarda il contrasto), ancora non funzionano a dovere alcuni meccanismi collettivi. La squadra, che fonda il suo gioco sui duelli individuali, spesso si trova con le linee difensive scoperte nel momento in cui perde palla (l’azione del secondo gol romanista è un manifesto al riguardo).
A Tudor serve un po’ di tempo e di calma per sistemare a dovere quanto non funziona. Come abbiamo scritto la settimana scorsa: la rosa è buona e lui è un allenatore congeniale all’obiettivo della salvezza. La sosta fissata dopo il 3 ottobre lo aiuterà. Prima di allora, con il trittico Salernitana-Genoa-Spezia calendarizzato nel fazzoletto di appena undici giorni, procederà con la politica dei piccoli passi. Per intanto può bastare.
Il nostro campionato inizia domani contro squadre finalmente alla portata, riguardo alle prime quattro giornate direi che abbiamo i punti che meritiamo nel senso che domenica contro la Roma (molto sottotono a livello fisico per l’impegno infrasettimanale in coppa) abbiamo ottenuto una vittoria insperata ma che ci fa capire che una salvezza tranquilla è fattibile.