Torna al blog

TRE MESI FA NON L’AVRESTI VINTA. 12 PUNTI IN 11 PARTITE NON SONO FORTUNA. E SU SETTI (CHE CRITICO DA 10 ANNI) NESSUNO MI DIA LEZIONI

È una mezzofondo, mica i cento metri. E noi qua a farci mangiare vivi dall’emotività (spesso negativa), o a menarla con ridicole velleità estetiche. È più una questione da social che da stadio, dove ieri in ventimila hanno spinto il Verona. Epperò i social, che è sbagliato sminuire, creano massa critica e danno pure l’idea dell’aria che tira. Ieri sera ho letto molti giudizi negativi dei tifosi gialloblu: vittoria fortunata, prestazione scialba, così non ci salviamo eccetera eccetera. Idem dopo Bologna, dove invece il Verona semplicemente aveva trovato un’avversaria ingiocabile.  

Chiariamoci, il Verona ha raccolto 12 punti nelle ultime 11 giornate. Un bottino più che dignitoso per chi, causa Setti e i suoi pesanti problemi finanziari e giudiziari, vive nell’affanno e deve grattare perfino i muri per salvarsi. Un bottino che non è figlio della fortuna, ma di una squadra in netta ripresa e che non è più la babele del girone d’andata. Per dire, la partita di ieri tre mesi fa non l’avremmo mai vinta perché allora non avevi la stessa solidità in mezzo al campo (il reparto che conta) e quella capacità rabbiosa di pressare alto e di andare a guadagnarti un gol “di rapina”.

Insomma, non è fortuna. Capisco che dopo il sacchismo e, in tempi più recenti il guardiolismo, per qualcuno il calcio si misura con il parametro estetico dello “spettacolo”. Ma il calcio, unico sport che si gioca interamente con i piedi, è antropologicamente gioco “irregolare”, che non segue dei canoni logici men che meno estetici. Il calcio è anche carpe diem: difenditi con ordine e poi cogli l’attimo. Il calcio è la ricerca della verticalità per arrivare in porta nel minor tempo e con la minor fatica possibile, perché il suo unico senso è fare gol e non prenderlo. Vincere “giocando male”, come si suol dire, non è fortuna, ma forza, qualità (non nell’assoluto, altrimenti il Verona vincerebbe la Champions, ma riguardo alla partita di ieri).

La verità è che in parte dell’ambiente si respira pessimismo. È comprensibile che esista un pregiudizio negativo sulla squadra dopo la campagna vendite di gennaio, percepita dalla tifoseria come l’ennesimo tradimento morale di Setti. Tuttavia distinguerei Setti dalle questioni di campo. Perché nonostante le cessioni (quella davvero dolorosa è Ngonge) il Verona non si è indebolito al punto da essere condannato. Perché Sogliano – diesse “fantasista”, un borderline capace di mischiare le carte ed esaltarsi nella fatica, ai margini, quando saltano gli schemi e occorrono intuito, velocità di pensiero e idee –  ha pescato ancora una volta bene con Swidersky, Noslin e Dani Silva. Perché Serdar, calciatore di livello internazionale, lo hai recuperato alla causa. Perché Suslov nel frattempo è emerso. Perché Bonazzoli, vedi ieri, con i piedi che ha può essere determinante anche nella sua insopportabile indolenza. Perché Baroni, seppur in ritardo e dopo mesi di errori e confusione, da un po’ ha trovato la quadra.

Di Setti continuo a pensarla come la penso da anni, quando (non mi riferisco ai tifosi) in tanti erano in coda con il numerino a ruffianarselo in cambio di qualche strapuntino (quindi non accetto lezioni da nessuno). Sono rimasto due anni fuori dallo stadio (ne scrisse Vighini, che ringrazio, per quanto mi riguarda ho sempre preferito il silenzio perché ero direttamente coinvolto e poi non credo che alla gente interessino le vicende personali). Verona merita di più e di meglio e con questo presidente vivremo sempre nella provvisorietà, con chiari di luna finanziari e poca trasparenza nella gestione. Quante volte l’ho scritto? Ma questa mia opinione non mi condiziona nel valutare la squadra.  Che non so se si salverà (è una bagarre sanguinosa, ci sono mille squadre in due punti), ma quantomeno so che se la può giocare.          

20 commenti - 3,306 visite Commenta

inogniposto

SECONDO ME questo Verona ha un grosso difetto che è quello di non avere una punta vera, mi ero illuso potesse essere Henry, ma quello di ieri dubito possa prendersi “sulle spalle” il Verona. Questa è la sola pecca che riscontro nel mercato di riparazione o svendita di gennaio…. Comunque ce la giochiamo e giocheremo fino alla fine; soprattutto dopo aver visto il Sassuolo di ieri , squadra sulla carta molto ma molto superiore a noi, ma poco abituato a giocare nel guano dei bassifondi (vedo male anche l’Udinese). Quanto all’orribile gioco questo oggi è UN NON PROBLEMA, nel senso che da qui alla fine giocheremo bene solo se faremo punti, le trame di gioco non contano nulla nella situazione in cui ci troviamo. Vero è che io per primo ho spesso criticato Mandorlini per la stessa cosa (giocare male) ma oggi credo siamo penso tutti d’accordo nel dire che conta solo salvarsi poi se noi abbonati da qui alla fine vedremo partite oscene come ieri pazienza, prenderemo un malox

Rispondi
paperinik

Non abbiamo giocato bene e il Sassuolo si è dimostrato avversario di tutto rispetto, nonostante la sua situazione.
Abbiamo stretto i denti. Questo è il dato importante. Con un po’ di sorte dalla nostra.

Rispondi
Roberto

Siamo in assoluto quelli che hanno perso piu’ partite con un solo gol di scarto, a memoria una decina, goleade non ne abbiamo subite, a differenza di altre nostre concorrenti per la permanenza in serie A. Peccato però che nell’era dei tre punti a vittoria, conti maledettamente di piú vincere che non perdere, vedi Udinese, che ha perso la metá rispetto a noi eppure é lí…La vittoria di ieri vale doppio, perché ottenuta contro una diretta concorrente, ma non basterá se poi non riusciemo a vincerne altre. Almeno un paio, e scontri diretti ne abbiamo ancora da qui alla fine. É confortante sapere che abbiamo delle possibilitá, per come si era messa la cosa…e tanto basta, Forza Verona!!!

Rispondi
RobyVR

E va ben, ma no se pol mia andar a vanti a sculè, oppure sì, tanto la strategia de Seti l’è sèmpre questa. Comunque sia, tanto par dir, el balon l’è el risultato dela partia, no come se ghe riva, lo savema.

Rispondi
Hellas

Francesco parole che condivido in pieno che c’è frega basta che il nostro Hellas rimanga in A dajeeeee

Rispondi
Frankie

Amici miei, hanno ragione Barana e Vighini, badiamo al sodo e non all’estetica. A 11 giornate dalla fine e con la classifica attuale conta solo fare punti, non importa come, la maniera di ieri va benissimo. Accontentiamoci di aver finalmente raggiunto una quadratura accettabile nell’equlibrio tra i reparti, il gioco non è eccelso ma ora c’è una logica. Ricordiamoci dove eravamo circa 10 anni fa, navigavamo a fatica in Lega Pro ed avevamo, vado a memoria, tali Orfei in difesa e Morante in attacco, probabilmente brave persone ma giocatori assolutamente mediocri. Quindi non facciamo gli schizzinosi, ricordiamo dove eravamo e contiamo di rimanere in A anche quest’anno.

Rispondi
Steph

D’accordissimo su tutta la linea; questo è il quadro reale della situazione. Poi agli esteti integralisti bisogna anche ricordare che quando hai di fronte una squadra che “sbalona” per quasi tutta la partita diventa anche dura giocare bene, e quella squadra avrebbe anche un tasso tecnico 10 volte superiore al nostro

Rispondi
Eli

La crescita della squadra da Firenze in poi ( prima solo pessime partite) e’ stato il salto di qualita’ del centrocampo, grazie all’esplosione di Serdar, prima stranamente fuori dai giochi, che ancora non capiva il ns. calcio, e sopratutto dalla crescita di Suslov e Folo, che all’inizio balbettavano ( Suslov giocava poco…). Reparto che da sempre e’ FONDAMENTALE per le fortune di una squadra. Saper costruire gioco ma anche far filtro per la difesa, ed infatti l’Hellas tra le pericolanti e’ quella con la difesa piu’ solida, mai subito imbarcate rispetto alle altre. Con la perdita di Ngonge serve trovare un uomo gol, ma tra quelli arrivati onestamente non ne vedo nessuno. La speranza e’ che difensori e centrocampisti aiutino in questo senso, con qualche golletto, onde poter arrivare a 35/36 punti che dovrebbero bastare per salvarsi. A questo punto del campionato, non serve il bel gioco ma, a tutti i costi, portare a casa punti per la salvezza, contro qualsiasi avversario.

Rispondi
Roberto

@Eli, confermo, le proiezioni danno attualmente la quota salvezza a 35 punti, basterebbero solo 4 vittorie, possibilmente contro dirette concorrenti, vedremo se, dopo avere sistenato il centrocampo, riusciremo ad accendere la scintilla anche in attacco!

Rispondi
Bruno

Non concordo con quello che ha scritto Barana, ma ci sono delle cose in questa squadra che non vanno,come anche in altre in fondo classifica,ed io penso come altri vedo queste situazioni è dato che ci date l’opportunità di parlarne lo facciamo, io non sono contento, che poi ci salviamo benissimo,in quanto a Ngonge, abbiamo fatto un capolavoro a darlo al Napoli per 20 milioni almeno per una volta li abbiamo stronziati

Rispondi
Mattia

Gentilissimo Barana ,
mai banali i tuoi blogs , ma questa volta non sono del tutto d’accordo con il tuo pensiero.
Nel calcio per vincere le partite ci vuole anche la fortuna oppure le poche occasioni che si hanno bisogna sfruttarle , come ha fatto il polacco. che se aspettava un altro po arrivava notte.
Però se non si ha un minimo di gioco a mio parere non si va da nessuna parte e Baroni sinceramente da da questo punto di vista non ha influito. poi chi vince e segna ha sempre ragione.
Ora vorrei vedere un verona piu dinamico ed aggressivo a Lecce perché se no torniamo a casa bastonati.

Rispondi
Martino Melis

Nel calcio ci sono squadre con determinate caratteristiche, il Verona non avendo giocatori di 1° livello può anche darsi che ci riesca come nel girone di andata ma come abbiamo visto punti ne fai pochi perchè ti esponi di più agli avversari e prendi caterve di contropiede e gol questi sono i nostri limiti. Per il bel gioco ci vogliono anche bei giocatori, non tutte le squadre possono permettersi di giocare bene e puntare a vincere noi siamo una di quelle, perciò credo che sia più furbo da parte nostra mettersi il cuore in pace e badare al sodo lasciando stare per quest’anno il bel gioco.. (l’anno scorso ci ha insegnato che nel calcio moderno tutto è possibile, 20 anni fa con una squadra del genere non ti avrebbero nemmeno iscritto al campionato quest’anno abbiamo tutte le carte in regola per salvarci ma bisogna tenere alta la pressione e sfruttare le nostre poche abilità che abbiamo) Nel calcio non cè scritto da nessuna parte che per ottenere risultati si debba giocare bene e nemmeno che se giochi bene vinci sicuro, quello che conta nel calcio è fare punti stop. Chiedetelo ai juventini.. E’ anche vero che qualche squadra che giocava bene e faceva punti l’abbiamo avuta nell’era settiana ma abbiamo visto che per la società mantenere quello standard vuol dire essere a rischio costante di fallimento o cose anche peggiori quindi abbiamo dei limiti purtroppo non siamo l’atalanta (per ora) ahimè ma appunto mai dire mai nel calcio moderno, tutto può cambiare molto velocemente….

Rispondi
Ghost3

Qui il punto non è l’estetica (mai esistita dal dopo Tudor) o la concretezza semmai lo è la prospettiva che ritengo esser piuttosto negativa in termini di salvezza.
Le motivazioni oggettive sono almeno 3 e cioè:
1 – Manca ancora almeno una punta in grado di segnare (necessario per vincere almeno le 4 partite supposte per ottenere la salvezza)
2 – Baroni ha mostrato limiti evidenti nel suo operato (lento nelle decisioni, senza coraggio e con poca “visione” della partita nel suo svolgimento)
3 – Le avversarie sono tutte più attrezzate di noi soprattutto nella fase offensiva (in più quando sono andate in crisi hanno cambiato allenatore ottenendone quasi sempre benefici).

Certo Baroni (rispetto all’orribile andata) sembra aver trovato il bandolo della matassa, ma io credo che, in realtà, la riduzione di giocatori disponibili l’abbia aiutato a far meno danni!.
Se poi lo si vuole insignire di esser stato unica bandiera nel pieno della tempesta societaria per carità è anche giusto merito, ma con solo quello non ci si salva.
Anzi ad esser onesti l’operato di questa società merita proprio la serie B per le scelte fatte in questo campionato a cominciare dal non cambio dell’allenatore dopo Marassi (e un marea di sconfitte consecutive) e terminando con la solita super vendita di metà campionato per far cassa (che risulta però poi esser stranamente sempre in rosso).
Francamente puntare tutto sempre sulla fortuna non ha mai pagato in nessun campo…
Chi vivrà vedrà.

Rispondi
Pennabianca

Scusa ma a parte l’empolitana quale squadra ha cambiato allenatore ottenendo benefici? La salernitana? forse l’udinese? O forse ti riferisci alla sassuolese? No perché le altre concorrenti per la salvezza non mi risulta abbiano cambiato guida tecnica..

Rispondi
auzzaider

Cambiare tanto per farlo non ha senso, a maggior ragione con il presidente indebitato che abbiamo, la cosa importante è che la squadra sia con l’allenatore e la cosa mi sembra evidente da ormai tre mesi, la campagna acquisti di gennaio è stata buona nonostante tutto e quindi direi che ce la possiamo giocare sperando anche in un calendario favorevole nelle ultime giornate.

Rispondi
scala1970

ciao Francesco analisi come sempre azzeccata e lungimirante (di al tuo amico Vighini che la smetta di dire che a Bologna abbiamo perso per una papera di montipo’ si guardi le immagini è cabal che lo ostacola sull’uscita ma perchè il bologna era ingiocabile ), aggiungo solo questo:
ora siamo noi padroni del nostro destino e non è una cosa da poco rispetto
Forza Verona

Rispondi
 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

code