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IO NON VOGLIO FINIRE IN SERIE B

Dicono: “Non abbiamo qualità a centrocampo”. Ma chi è che ha deciso che Tachtsidis deve giocare sempre, o che Lazaros non può essere schierato nel suo ruolo di mezz’ala? L’infortunio di Obbadi (e di Sala), in questo contesto, risulta ancora più drammatico.

Affermano: “Sogliano non ha costruito una squadra per Mandorlini”. Torniamo sempre lì: Tachtsidis fulcro del gioco chi l’ha voluto a tutti i costi? E Toni (sempre sia lodato, ché non ci fosse lui…) non è il tipo di attaccante che il mister ha sempre desiderato? E Rafael, Moras, Agostini, Hallfredsson non sono suoi fedelissimi? “Eh ma in attacco non hanno comprato esterni veri”, lamentano. Trovatemi un allenatore in serie A a cui hanno cucito un abito su misura. Ricordo un certo Conte (non pincopallo) che tre anni fa cambiò il suo amato 4-2-4 in un 3-5-2 per le esigenze della Juventus; idem con patate Ventura. Rammento le parole di Ancelotti la settimana scorsa a Repubblica: “Il sistema di gioco va adattato ai giocatori”.

Sentenziano: “Siamo più scarsi dell’anno scorso”. A parte che non capisco il perché se vinciamo con Jorginho, Iturbe, Romulo e Toni goleador è merito del mister (ovviamente lo è, ma in parte) e non della forza della squadra, mentre se perdiamo perché Iturbe e Romulo non ci sono più e Toni segna meno non è colpa del mister (invece lo è, in parte) ma solo della squadra scarsa. Visione a senso unico? Ma – per restare in tema – davvero siamo più scarsi? Non c’è la controprova. Asseconderò questo giudizio solo quando vedrò Luna e Rodriguez, non gli ultimi arrivati. Converrò con l’opinione diffusa nel momento che potrò valutare con una certa continuità Brivio e Campanharo. Bacerò la pantofola del comune pensiero solo quando sarà risolto l’enigma Saviola, o Lopez potrà fare solo la seconda punta e non il mediano.

Per intanto resto della mia. Ritengo che l’organico del Verona sia tranquillamente da metà classifica. Ritengo Mandorlini, per competenza e curriculum, un allenatore da serie A. Ma ritengo anche che se non si cambia qualcosa nel modo di giocare, o nelle scelte tecniche si soffrirà tanto e rischierà molto. Ritengo che se i giocatori, anziché farsi un bagno di umiltà, si creeranno alibi si andrà a finire male (situazioni già vissute in passato, abbiamo già dato grazie!). Serve una riflessione: della società (che non può fare finta di nulla, anche mediaticamente), dell’allenatore (accetti le critiche e riveda qualche scelta) e dei giocatori (si assumano le loro colpe). Occorre reagire. Io in serie B non ci voglio finire.

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