Eugenio Fascetti era l’esegeta del “casino organizzato”. Così lui chiamava il suo modulo, con irriverente genio, per descrivere l’essenza del calcio: lotta, talento, arte individuale in un contesto tattico che non mortificasse tutto questo. Il contrario del sacchismo, in voga in quegli anni, dove il collettivismo di stampo fordista prevarica il talento. Fascetti a Verona… Leggi tutto »
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SCENA MUTA
Là in fondo all’aula il banco è vuoto. Manca all’appello l’onestà intellettuale: “Forse abbiamo fatto gol troppo presto” ha balbettato il ds Fusco nella sala stampa di Cagliari. In effetti lei è bella e ci sta e questo mi dispiace. Un peccato, davvero. Là in fondo all’aula la finestra è sigillata e l’aria viziata. Il… Leggi tutto »
IN ASSENZA DI CARISMA (PECCHIA, FUSCO E SETTI)
Sarà stata l’ora, mezzanotte inoltrata, sarà che a vederlo, Fabio Pecchia, mi è sembrato un cane bastonato. Così il mio lato marzullesco, fino ad allora inconsapevole, si è manifestato: “Pecchia. perché non è mai sbocciato l’amore tra lei e Verona?”. Sì gliel’ho chiesto, perché la cronaca lo imponeva dopo i cori e lo striscione in… Leggi tutto »
CAMPEDELLI, PERCASSI E…SETTI. PERCHÈ ACCONTENTARSI?
“Una risata ci salverà” dice quel fine umorista di Daniel Pennac. Maurizio Setti non sorride mai. Il Setti “attaccante” un po’ ganassa degli inizi, quello per intenderci del modello Borussia Dortmund e dell’Europa, ha lasciato posto a un uomo da tempo “in difesa”. Ricordo il Setti che più di cinque anni fa pronunciò solennemente le… Leggi tutto »
IN ASSENZA DI IDENTITÀ
Le emozioni non bastano. Poi, tocca giocare a calcio. Sono deluso, lo ammetto. Dopo la vittoria della volontà con il Benevento – arrembante, emotiva, non lucida, come il pareggio di Torino -, mi aspettavo, sulle ali dell’entusiasmo tanto caro a Pecchia e di una maggiore serenità, un miglioramento del Verona sul piano tattico e di… Leggi tutto »
SAGGIO SULLA (NON) LUCIDITÀ
Giornalista a Forrest Gump: “Perché corri?”. “Perché sono Romulo”. Inconsapevole era Forrest Gump, che vedeva e viveva tutto senza capirci alcunché. Inconsapevole è Romulo, guerriero libertario, corsaro e anarcoide, che coglie poco l’intelligenza del calcio, tra disposizioni tattiche alla Holly e Benji e deliberati assist agli avversari (dopo Insigne, pure ieri ne stava combinando una… Leggi tutto »
L’EQUIVOCO (IERI MANDORLINI E OGGI PECCHIA)
Improvvisamente il Var scese tra noi. C’è qualcosa di mistico nella sua ascesa. E può esserci qualcosa di umano (e oggi anche di giusto) nella tecnologia. Il Var ci ha accarezzato, salvandoci dalla disperazione e dalla frustrazione. Umanesimo tecnocratico, una nemesi, ma il Verona riesce pure in questo, a trasformare una macchina in un’emozione. Fino… Leggi tutto »
LA LEZIONE DI SCEMMA (CHE SETTI NON IMPARA)
Paolo Conte spiega il Verona. “Onda su onda il mare mi porterà alla deriva, in balia di una sorte bizzarra e cattiva”. Quando sei dannatamente senza parole ti affidi ai poeti. Giampaolo Pazzini racconta il Verona: “Il problema non è che non segniamo, il problema è che non tiriamo in porta. Ci manca coraggio e… Leggi tutto »
CARNE DA CANNONE
Il nulla. Anzi no, meno del nulla. E come si può commentare il nulla? Il rischio è di legittimarlo. Lo legittimano le dichiarazioni di giovedì del direttore sportivo Fusco, che riascoltate adesso appaiono ancora più surreali e marziane. Lo legittima la nuova verbosità incazzosa di Pecchia, che venerdì mi è parso sminuire la sensibilità della… Leggi tutto »
QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI
In “quel pomeriggio di un giorno da cani” a salvarci è l’ironia, benedetta perché è puro sollievo. Su whatsapp gira un meme ispirato alla celebre battuta di Giacomo Poretti di Aldo, Giovanni e Giacomo in ‘Tre uomini e una gamba’: “E allora quest’anno fai la serie A?” “Sì ma niente di serio”. Risata beffarda con… Leggi tutto »