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LA PROSSIMA PARTITA

 Non sottovalutiamo il Pergocrema. Questa è la prima banalissima cosa che mi sento di scrivere stamattina. La gara di domenica prossima, ancora una volta, è di importanza vitale per il Verona. Ed è la seconda cosa banale che scrivo. Ma è proprio così. Dopo il colpaccio a Padova, conquistare i tre punti al Bentegodi avrebbe un significato fondamentale. 

Io credo che l’ambiguità tenuta da Martinelli e soprattutto dal consigliere Bovo sull’argomento "fusione-acquisizione-porcheria", abbia creato l’effetto di distogliere l’attenzione dal campo, dove in realtà il Verona è padrone del proprio destino. 

Bovo, da neofita del calcio ha completamente ignorato "il danno collaterale" che la sua condotta ha avuto sul popolo scaligero. Spero, per lui, che ciò non abbia effetti sulla squadra perchè questo sarebbe veramente un danno, il più grave, al di là di cifre, costi, ricavi e guadagni sulle bibite dello stadio.

Un consiglio: finiamola qui, finchè siamo in tempo. Tre parole, bastano, tre parole: no alla fusione. Questo vogliamo sentire e non frasi "gianiche" (conoscete Giano bifronte?) che vanno bene da qualsiasi parte le prendi.

Senza spazio ad ambiguità di sorta. Se la confusione mediatica creata da questa sciagurata condotta avrà effetti sul campo, lo vedremo proprio domenica. Ma di certo stavolta non è colpa dei tifosi, troppo spesso usati come capro espiatorio in questi anni per celare malefatte di ogni tipo ai danni dell’Hellas Verona.

Prendiamoci ‘sti tre punti, puntiamo alla serie B con le nostre forze. E smettiamola con le manovre: ne abbiamo già viste, ahinoi, tante, troppe in questi anni. 

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