Ogni volta è così: ogni volta che il Verona va in campo col calcolatore, che gioca col freno a mano tirato, che, anche inconsciamente, si mette a speculare sul risultato finisce malissimo. Quella di Brescia è una beffa atroce. Perdere una gara di questo tipo fa malissimo. E speriamo davvero che questi punti non ci manchino al termine della regular season. Abbiamo in pratica buttato alle ortiche un’occasione d’oro.
Gli altri campi ci offrivano sul piatto d’argento l’occasione di allungare.
Invece noi abbiamo giocato per il segno X, anche in quei tre quattro contropiedi che ci potevano portare ai tre punti. Se una lezione va tratta da una gara simile e da una sconfitta di questo tipo è che il Verona mai più deve giocare per il pareggio. Siamo qui, stiamo vivendo un fantastico sogno, ma proprio perché è un sogno, non dobbiamo renderlo un incubo. Mandorlini era giustamente incazzato nero. Ha ammesso la sconfitta, ha detto che stavolta bisogna fare il mea culpa. Siamo d’accordissimo, anche stavolta, con lui.
Il nostro venerdì di passione per fortuna è finito. E la Pasqua (di resurrezione) è più vicina… Anche perchè tornerà Hallfredsson. E solo Dio sa quanto il Verona soffre senza di lui…
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