Non mi ha certo scandalizzato il video con i giocatori del Pescara che urlavano “Chi non salta, veronese è”. Una caduta di stile, ma senza cattiveria. Così avrebbe dovuto essere interpretato anche il “Ti amo terrone” di Mandorlini che sta ancora creando grattacapi al Verona e al suo tecnico. E’ l’esempio ultimo e forse più lampante, (è per quello che l’ho pubblicato) di come episodi simili assumano connotati completamente diversi a seconda di come vengono percepiti e soprattutto di come vengono raccontati.
Mandorlini venne definito razzista per una canzoncina di un gruppo apertamente di sinistra mentre i giocatori pescaresi (giocatori, badate bene, non tifosi…) hanno fatto solo degli sfottò.
Mi sono poi divertito, si fa per dire, nel vedere le varie interpretazioni che i giornali nazionali (?) hanno voluto dare ai fischi all’inno italiano dei tifosi napoletani prima della finale di Coppa Italia. Nell’ordine ho letto che: 1) E’ stata fischiata Arisa e non l’inno. 2) E’ stato fischiato Schifani. 3) E’ stata fischiata, più in generale la politica. Non c’erano stati tanto distinguo quando nel 1989 venne fischiato l’inno a Verona prima di Italia Uruguay.
Lì non si fecero tante analisi sociologiche. Veronesi razzisti ed austriaci, come disse l’allora presidente della Figc, Matarrese. Da allora Verona ha questa etichetta appiccicata addosso. Qualsiasi azione fatta da un veronese, un tesserato del Verona, viene dipinta come becera e razzista. Da altre parti è goliardia e sfottò. Le pene vengono automaticamente aumentate, così come le multe, per la semplice aggravante della veronesità.
Non passa intervista ad un giocatore del Verona o al suo presidente che l’inviato di turno non gli chieda dei cori razzisti. Mai una domanda del genere viene fatta a Agnelli, impegnato ad attaccarsi quante più stelline possibili, o a Del Piero. Eppure allo Juventus stadium non passa domenica senza che non si sentano cori e ululati razzisti, ben oltre quelli del Bentegodi (che tra l’altro sono spariti). Direte: perchè ti scandalizzi? Lo sappiamo che va così. Ok ragazzi, avete ragione. Ma sinceramente, finché ne ho la possibilità, continuerò a denunciare questo scandaloso doppio pesismo. E se ognuno lo facesse, nel proprio ambito (politica, stampa locale e anche, con più forza la società), forse qualcosa riusciremmo ad ottenere.
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