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LETTERA ALL’HELLAS VERONA

Cara Hellas Verona,

prima di tutto volevo dirti che nonostante le sofferenze a cui mi sottoponi, continuo ad essere innamorato di te. Come succede quando si ama, non è chiaro il perchè. Forse è proprio perché mi fai soffrire, forse è perché il destino si è spesso accanito contro di te, forse perché vesti con i colori più belli del mondo….  Ci provo a dimenticarti: ma non ci riesco. Ogni volta che mi giro da un’altra parte per non vederti, per non sentirti, per non stare più male, finisce che penso ancora di più a te. Ed anche se a volte, come mercoledì scorso, mi fai incazzare, non ce la faccio proprio a lasciarti. Così, anche oggi, prima di un’altra partita, sono qui con i nervi tesi e la testa piena di te.  Ed anche stavolta, prima dell’appuntamento di domani, comincio ad avere i soliti sintomi. Tensione dei muscoli, farfalle nello stomaco, irritabilità spinta nei confronti di chi non capisce il mio amore.

Ci chiamano “irriducibili romantici” e non capiscono perché siamo ancora lì a seguirti, mentre da altre parti ci avrebbero fatto ponti d’oro per tradirti… Il bello è che non se ne fanno una ragione… Non concepiscono che si possa amare una squadra per la sua stessa essenza, per quello che rappresenta, perché simbolo di una città e di una comunità. Dimenticano che per amore siamo andati in cinquemila a Busto ad un passo dalla C2. Andare in A non significa andare a vedere Milan, Inter, Juve. Per noi significa vedere l’Hellas. Ed infatti c’eravamo anche a Legnano, a Sesto, ad Alessandria e a Bassano.

Ho un sogno: vorrei vedere domani sera il Verona gettare il cuore oltre l’ostacolo. Vorrei vedere ragazzi distrutti dalla fatica. Vorrei vedere le zolle dell’erba alzate. Vorrei che l’Hellas mi regalasse una partita eroica. Mi hanno insegnato così. Ho tifato il Verona e sempre lo tiferò non perché mi interessa vincere ma perché voglio che la maglietta gialloblù con il mastino e la scala venga sempre onorata. Poi guarderemo anche il risultato certo. Ma state sicuri, ragazzi che oggi avete l’onore di essere i portacolori del glorioso Hellas Verona, se sputerete il sangue per noi e non ce la farete, noi vi applaudiremo in ogni caso. E adesso… ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOO

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