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FUOCHI D’ARTIFICIO

Ho appena abbassato la cornetta del telefono. Dall’altro capo c’era Sean Sogliano, il ds del Verona. Abbiamo parlato dell’ultimo colpaccio dell’Hellas. Dopo Rivas, Carrozza, Grossi, Calvano, Verdun e Arzamendia è arrivato anche Bacinovic. Prestito secco, perché per una società di B come il Verona, era l’unico modo di prendere un giocatore così quotato.

Il Palermo sicuramente concorrerà a pagare una parte del ricco ingaggio del giocatore. Se il Verona dovesse venire promosso c’è la possibilità che il prestito si possa tradurre in qualcosa d’altro. Intanto ci godiamo un giocatore che potenzialmente è un campione. Sfortunatissimo nella scorsa stagione, Baconovic è ritenuto un gioiello della Slovenia. A Verona sostituirà Tachtsidis.

Sogliano mi ha spiegato la sua filosofia. La B è lunghissima, ci sono 42 partite. Bisogna costruire un Verona competitivo anche nelle seconde linee. Per dirla tutta: le seconde linee non esisteranno in questa squadra. La filosofia è che tutti si devono sentire titolari e che tutti saranno e dovranno essere utilissimi anche solo per cinque minuti. Sta nascendo un Verona monstre. Sogliano punta diritto a Sforzini che è la prima scelta e in settimana vedrà il presidente Camilli a cui ha sottoposto una lista di giocatori come contropartita tecnica.

Non c’è solo Sforzini. Tra le idee c’è anche Pellè, anche se Sogliano ha abbozzato al suo nome, dicendomi che è un’idea, ma che ne ha altre in testa. Fondamentale è che Sforzini voglia veramente il Verona e che il presidente del Grosseto si faccia convinto che il giocatore vuole solo ed esclusivamente l’Hellas. Mancano un centrale difensivo e qualche altro ritocco. Preparatevi ad altri fuochi d’artificio. Sogliano infine mi ha detto: non vorrei partire con tutti questi riflettori puntati addosso, non vorrei avere adesso il ruolo di squadra favorita. Tra il mercato e quello che poi può dare una squadra in realtà c’è sempre differenza. Vero: ma è durissima cercare di abbassare i toni e l’entusiasmo del popolo dell’Hellas. L’ottimo lavoro di Sean e Setti sta consegnando a Mandorlini una corazzata. Dura far finta di niente.

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