La crisi batte forte. Credo che sia utopico ormai vedere un nuovo Bentegodi a Verona. L’idea era anche bella, affascinante. Ma qui non c’è più un baiocco. Le banche non finanzieranno mai una cosa del genere. E trovare privati è impensabile. Già sarà durissima completare le opere in cantiere. Ed allora? Allora lo stadio c’è già. Solo che è dal 1990 che nessuno ci mette mano. Provate voi a casa vostra non fare mai manutenzione generale per più di 22 anni… Il Bentegodi fa schifo. Batte in testa, poveretto. Ma è un bello stadio, ancora oggi. E’ in una zona servita, ancora la migliore. In centro ma anche in periferia. Setti ha detto che lo stadio non è una priorità. Ma è innegabile che, oggi, senza stadio non c’è futuro. E non perchè mette in moto un volano speculativo. Ma perchè comunque quella è la casa di tutti i tifosi. E avere casa nostra bella e arredata sarebbe molto più affascinante. Farla vivere per tutta la settimana potrebbe persino tramutarsi in un affare. Perchè allora non fare di necessità virtù e sistemare il vecchio Binti per renderlo davvero la casa dell’Hellas? Riavvicinamento del terreno di gioco alle tribune, creazione di nuovi spazi, ristoranti, negozi magari un hotel. Sono certo che se dato in gestione a privati il riammordenamento costrebbe cifre abbordabili. In cambio il comune potrebbe affidarlo in comodato a Verona e Chievo per un tot di anni (venti? trenta? quaranta?) riservandosi una serie di date per tutto il resto della cittadinanza e per altre manifestazioni di interesse generale. Idea sballata? Qualcosa bisogna pur fare, prima che il nostro stadio si trasformi in una catapecchia pericolante. Meglio pensarci adesso. Finchè siamo in tempo.
Gianluca Vighini
Gianluca Vighini inizia giovanissimo a perseguire la sua grande passione: il giornalismo. Già a 16 anni collabora con Tele Valpolicella dove si occupa di sport e conduce varie trasmissioni sportive.
Dopo la maturità classica si iscrive a Scienze politiche e inizia a collaborare con il Gazzettino e la Gazzetta dello Sport. A 21 anni, dopo essere diventato giornalista pubblicista, viene assunto dal gruppo Telenuovo dove inizialmente è redattore al settimanale Nuovo Veronese. Qui cura le pagine sportive e di cronaca bianca. Nel 1987 inizia anche a collaborare con la televisione. Nel 1988 entra nella redazione di Telenuovo dove diventa giornalista professionista a 25 anni. Si occupa di cronaca nera seguendo, tra l’altro, il rapimento di Patrizia Tacchella.
Nel 1991 partecipa alla nascita del Nuovo Veronese quotidiano di cui diventa il responsabile delle pagine sportive seguendo come inviato l’Hellas Verona.
Nel 1998 diventa caporedattore di RTL Venezia, costola regionale di RTL 102.5. Dopo una breve esperienza a Roma dove dirige le pagine sportive di Liberazione, torna a Telenuovo dove inizia a condurre varie trasmissioni sportive e in coppia con Luca Fioravanti, vara il tg sportivo Tg Gialloblu. Su indicazione dell’azienda fonda anche Tggialloblu.it, il primo sito sportivo veronese.
Dirige e conduce la popolare trasmissione Alé Verona e ha ideato la trasmissione Supermercato. Da aprile 2021 è il direttore delle testate online di Telenuovo.
E’ anche un grande appassionato di cucina.
Lascia un commento