Chi arriva? Girandola di nomi… Tutto si risolve all’ultimo giorno… Forse… Chissà… Qualcuno arriva di sicuro. Pare proprio che il Verona abbia preso la macchina del tempo e abbia messo come data il 2005 o giù di lì quando a pilotare l’Hellas c’era Gibì Pastorello che nel tourbillon di fumo che abilmente sapeva creare si riduceva all’ultimo secondo per portare un attaccante che poi, puntualmente, non arrivava. È simpatico notare che i nomi sono ancora quelli, solo che si viaggia al contrario. Se ricordate il tormentone di allora fu Bjelanovic (che non arrivò…) mentre giunse in gialloblù lo sconosciuto Sforzini, cioè l’uomo dei desideri oggi…
Bisogna annotare che la campagna acquisti di Setti e Sogliano, al contrario del nulla pastorelliano, è stata da dieci più, attacco escluso. È proprio questo che non riesco a capire. Come mai il Verona si è incartato sull’uomo più importante della squadra, arrivando all’ultimo giorno di mercato per consegnarlo a Mandorlini con tutti i rischi che questo comporta?
Questa snervante attesa ha un solo ed unico scopo: aspettare Sforzini. Tutti i nomi fatti fino ad oggi mi sembrano solo ripieghi. Anche perchè nessuno degli attaccanti citati ha le caratteristiche di Nando, cioè quello che vuole Mandorlini.
Per dirla tutta: arrivassero Cacia, Ebagua o chi per loro, sarebbero scelte di ripiego, giocatori che potevano arrivare anche un mese fa.
Sia chiaro: non voglio discutere qui il loro valore. Cacia, per me, ad esempio è il più forte di tutti, mentre credo che Ebagua non c’entri nulla con questo Verona e che non possa essere sicuramente lui il top player di Setti dopo i fallimenti a ripetizione dello scorso campionato e la sceneggiata di questa stagione a Varese.
Non resta che aspettare… E mettere la macchina del tempo al 2012… Per fortuna Pastorello non c’è più…
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