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E SE DIVENTASSIMO MENO PESSIMISTI?

Nella coscienza collettiva dei tifosi del Verona restano impressi indelebili alcuni clamorosi rovesci: la gara casalinga con lo Spezia, la gara con il Portogruaro, lo spareggio di Pescara, la debacle di Piacenza. Sconfitte che hanno contribuito a creare nelle nostre menti l’idea della sconfitta del pessimismo ad oltranza. Delusioni oltremisura che ci hanno, paradossalmente, fatto amare ancora di più la nostra squadra, ma che ci hanno creato turbe di non poco conto. Oggi è difficile pensare positivo. Viviamo ogni segnale come un preoccupante viaggio verso l’ignoto e spesso verso il baratro della sconfitta. Capibile, per certi versi. E’ il nostro modo di vaccinarci contro le delusioni. Se pensi male già all’inizio poi non puoi essere deluso se le cose vanno realmente male. Ma questo crea un clima di eccessivo pessimismo. Che ci impedisce anche di notare alcuni segnali che in realtà potrebbero essere capovolti e visti in maniera positiva. Prendete le ultime due gare del Verona. Alzi la mano chi può oggettivamente dire che il Verona abbia meritato di mettere in saccoccia quattro punti. Penso nessuno. Eppure, nelle due peggiori partite della stagione sono arrivati una vittoria e un pareggio. Qualcuno dirà: sì, hai ragione, ma alla lunga giocando così non vai da nessuna parte. E’ vero. Ma qui è la differenza tra un ottimista e un pessimista. Io credo che peggio di così il Verona faccia fatica a giocare. E se in un periodo del genere che coincide con un calo fisico evidente (a proposito, urgono rimedi immediati e un cambio di rotta…), la squadra ha comunque ottenuto quattro punti, beh, non vedo come si possa essere pessimisti. Se poi guardiamo alla classifica e vediamo i 40 punti ottenuti all’andata, possiamo guardare al domani con più fiducia. Quanti punti abbiamo perso per strada in questo girone d’andata? Stando stretti stretti almeno cinque, sei (due punti col Cesena, due col Crotone, forse due col Novara…) che darebbero alla classifica uno spessore eccezionale, così come eccezionale è la classifica di Sassuolo e Livorno. Beh, pensare ad un Verona che nel ritorno metta assieme almeno 44, 45 punti non è fantascienza. Poi vedremo se anche gli altri faranno altrettanto. Altro elemento di ottimismo. Questo Verona ha stentato con qualche piccola, ma ha sfoderato prestazioni eccezionali con le grandi. Abbiamo battuto Sassuolo, Livorno e Varese: non è poco. Tra l’altro nel ritorno Livorno e Varese verranno a giocare al Bentegodi dove siamo un fortino inespugnabile. Insomma: se la parola “sofferenza” fa parte ormai del nostro dna, è anche vero che qualche volta possiamo anche pensare positivo. Che male, non può fare…

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