Credo che Daniele Cacia sia un giocatore importante del Verona. Importantissimo. Ma non indispensabile. Non me ne voglia Daniele, che ammiro e che stimo enormemente. Ma credo che in questo momento abbia bisogno di “respirare” un po’ e di ritrovare forma e lucidità. Nelle ultime gare Cacia ha sbagliato gol semplici, più in generale mi è sembrato leggermente opaco, meno lucido del solito, meno pronto a rubare il tempo agli avversari. Colpa di quel fastisdioso malanno al pube (non si parla ufficialmente di pubalgia, ma ci siamo vicino…) che condiziona i movimenti di qualsiasi giocatore.
Nella rosa del Verona, per fortuna, ci sono valide alternative. Per esempio Cocco, che fino ad oggi è andato a corrente alternata, facendo vedere cose ottime (gol di Palermo) a gare inguardabili.
E’ tempo di verificare se Cocco può giocare una partita dall’inizio prendendosi tutte le responsabilità del caso. L’anno scorso Cocco segnava anche quando si soffiava il naso. A Verona può dare di più. E Bari può essere la sua occasione.
Non parlo nemmeno di Nicola Ferrari. Lui ha motivazioni in abbondanza, credo ormai anche la gamba. Nicola è un pugnace giocatore, l’unico ostacolo vero che incontra nella sua vita è il viaggio aereo di cui ha il terrore. Ormai però ha superato anche questo “impasse”. Credo che Ferrari abbia in parte “sprecato” la sua carriera, sull’altare dell’altruismo. E’ un ragazzo generoso, nella vita come in campo. Fosse un po’ più egoista, il suo bottino di gol avrebbe avuto un’altra consistenza.
Mandorlini ha l’occasione di cambiare qualcosa nel suo Verona, forse anche il modo di giocare. Vediamo a Bari che cosa succederà.
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