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MENO UNO

Adesso siamo a meno uno dal Livorno. Vuol dire tutto e non vuol dire niente. Vuol dire soprattutto che sei nel momento più duro del torneo. Il momento in cui devi solo vincere e non guardarti indietro. Bisogna stare concentrati, dosare bene le forze, essere cinici. Il Verona di Bari lo è stato. Anche se potevo esserlo di più e ammazzare prima la partita.

Il sontuoso Martinho ha dimostrato di essere da serie A, quando ha questo stato di forma. In questo momento possiamo tollerare persino lo scadimento di condizione di Cacia. Ma sono convinto che anche lui tornerà al cento per cento.

A Bari ho visto un Verona meno lezioso, sempre pronto alla profondità e alla verticalizzazione. Molto più furbo rispetto alle gare con Vicenza e Novara, dove ha fatto la partita ed è stato fregato. Stavolta abbiamo lasciato a loro, apparentemente, l’iniziativa, li abbiamo fatti alzare e negli spazi siamo andati a nozze. Questo Verona mi ha ricordato per certi versi quello della scorsa stagione. Con più qualità ovvio. Ma disposto al sacrificio e anche alla sofferenza.

Ho letto che qualcuno ha storto il naso per la qualità del gioco. Beh, mettiamoci d’accordo. E’ chiaro che il massimo è avere “ovo, galina e cul caldo”. Ma non sempre è così. Col Vicenza abbiamo giocato benissimo e abbiamo perso. Ieri sera abbiamo fatto un’altra partita (non è giusto dire che si è giocato male…) e abbiamo vinto. Ditemi voi cosa preferite.

La cosa più importante adesso è accelerare. Il Livorno è in difficoltà e le cose per loro peggioreranno perché sentiranno il nostro fiato sul collo. Col Padova è un’altra gara determinante. Andiamoli a prendere.

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