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GIOCHI SEMPRE APERTI

Tra vincere e pareggiare é  meglio vincere. Ma tra pareggiare e perdere é meglio pareggiare. Lo so che alla fine di Verona-Livorno é il sapore amaro quello che ci resta in bocca. Anche perché, pur con un’ottima prestazione, il Verona ha ancora una volta evidenziato i soliti limiti in fase realizzativa. Credo che il problema sia tutto lí. Davanti ad una superioritá a tratti imbarazzante il Verona non riesce a concretizzare. Perché? É facile addossare la colpa e la responsabilitá a Cacia che in questo momento si é bloccato. Ma mi metto nei panni di Mandorlini. Come fai a tenere fuori Cacia col rischio di perderlo dal pumto di vista psicologico da qui alla fine? É evidente che il mister cerca di recuperare il giocatore sperando nella miglior medicina per un bomber in crisi. Il gol. La soluzione potrebbe essere concedere a Cacia qualche turno di riposo, per esempio nelle gare infrasettimanali, per ricaricare le pile, sperando magari in una sua zampata nel corso del match.

Per quanto riguarda il big-match penso che il vero dramma sarebbe stato perdere. Allora sí che potevamo davvero salutare ogni speranza di sorpasso. Cosí invece non cambia nulla. Abbiamo undici gare ancora davanti. Facciamole tutte a testa bassa senza star lí tanto a meditarci sopra. Poi vediamo cosa succede. Ma i giochi sono aperti. anzi, apertissimi.

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