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ASSALTO ALL’ASCOLI

Dirò cose scontati e banali: ma non importa. Non è mai scontato ricordare quanto sia importante la gara con l’Ascoli. Troppo fresca e troppo recente la delusione con il Cittadella, per non invitare il Verona a tenere alta la guardia, a non fidarsi delle cinque gare perse dai marchigiani, a pensare che questa gara vale un’intera stagione. La rincorsa al Livorno non è ancora completata, c’è sempre questo punticino che ci divide e forse sarà così sino alla fine. Il Verona è condannato a vincere. Solo vincere. Senza se e senza ma. Senza guardare come arriva la vittoria, senza avere pause. Ho paura della gara con l’Ascoli, molto più che lo scontro con il Brescia. Dietro questa partita ci sono insidie altissime. La vittoria del Padova non dà alternative a Zaza e compagni. Devono vincere per non precipitare in Lega Pro. E questo rende la sfida durissima. Se il Verona gioca con sufficienza non la spunterà. Se il Verona avrà invece la rabbia e la determinazione avute contro il Brescia, allora potrà ottenere i tre punti. Gli strani intrecci del campionato ci portano poi all’imponderabile. Credo che nessuno si sarebbe aspettato nella propria vita di fare un po’ di tifo per il Vicenza. Men che meno noi. Però è indubbio che i biancorossi ci potrebbero fare un bel favore se fermassero il Livorno in un altro match testa-coda tutt’altro che scontato. Bojinov, che a Verona non ha mai fatto vedere il suo vero valore, potrebbe ricordarsi di tutto l’affetto con cui l’abbiamo circondato nei suoi mesi veronesi, facendolo tornare ad essere un giocatore importante. Il destino è nelle nostre mani e anche un po’ nelle sue. Ma concentriamoci su Ascoli. Lì si gioca la serie A del Verona.

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