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IL FUTURO

Purtroppo il presente e il passato non contano. Oggi è già tempo di pensare al domani. Raggiunta la serie A con l’apoteosi della festa in Piazza Bra, il Verona deve progettare il suo futuro. Manchiamo dalla serie A da 11 anni, un tempo abissale. Pensavo ieri sera che ci sono generazioni di giocatori che praticamente non abbiamo mai visto giocare dal vivo in questi 11 anni. Il Verona sarà una matricola in tutto e per tutto. Dovrà costruirsi una mentalità e in questo servirà un aiuto fondamentale dai propri tifosi. Quello che abbiamo vissuto in passato, questi 11 anni, devono essere un monito continuo su quello che può rappresentare uno scivolone in serie B, soprattutto se non sei consolidato a livello societario. L’altalena dalla A alla B e viceversa è sempre più frequente. Per questo, per la società, per Setti, per tutti noi, l’imperativo categorico e assoluto deve essere solo uno: la salvezza. Da perseguire attraverso partite gagliarde, orgogliose, attente. Il futuro si pianifica adesso, il tempo di passare qualche giorno e la società dovrà partire con i suoi nuovi progetti. Setti è un piccolo-medio imprenditore che cercherà di fare il meglio possibile. Ci saranno uno/due sacrifici importanti, ma prima di tutto, questo è chiarissimo, bisogna scegliere il tecnico che guiderà il Verona in serie A.

La società, per quello che ha fatto, si merita di riflettere serenamente. Sapete a che cosa mi riferisco. C’è la questione Mandorlini sul tappeto. Mandorlini non è stato scelto da Setti e da Sogliano. O meglio: è stato scelto solo in parte. Ma durante la stagione è nato un rapporto, anche molto profondo, tra Mandorlini, Sogliano e Setti. Non privo di conflitti. A Natale Setti avrebbe potuto esonerare Mandorlini. Dopo le corna di Cittadella la posizione del mister è stato in fortissimo dubbio. Ma la società con lungimiranza e notevole forza ha resistito e ha cercato di non cedere. Anzi: ha compiuto un’operazione che strappa gli applausi. Ha rafforzato il suo mister. Lo ha spronato, gli è stata vicino. Quelle sono state le premesse per questa promozione. Ecco perché, a mio avviso Mandorlini ha grandi chance di restare.

Non credo che Sogliano abbia già preso Devis Mangia che è un allenatore stimato e che ha con il ds di Varese un grande rapporto. Nè tantomeno Sannino, con cui a quanto so, il rapporto è più o meno quello che Sogliano ha con Mandorlini. Anzi, forse meno.

Ma dobbiamo concedere alla società questa riflessione. Sogliano e Setti hanno dimostrato la loro coerenza proprio in questa stagione. Voglio dire: scelto Mandorlini, Setti, Sogliano e aggiungerei anche Gardini, lo hanno difeso e tutelato. Altre società, che abbiamo visto all’opera, avrebbero fatto scoppiare tutti i dissidi. Il presidente del Verona e il suo ds hanno invece scelto la strada giusta. Per questo, ripeto, meritano di avere una pausa di riflessione. Siamo certi che se sceglieranno Mandorlini non sarà per cacciarlo dopo poche gare, ma per andare avanti con lui a lungo. Se, viceversa, scegliessero diversamente, si prenderanno una responsabilità enorme. Ma con la stessa coerenza dovranno difendere il nuovo tecnico. Perché la serie A sarà durissima e anche stavolta, se vogliamo farcela, dovremo remare tutti dalla stessa parte.

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