Mi sento di dirlo oggi che siamo appena a giugno. Il prossimo campionato sarà il più importante di sempre. C’è il bisogno di consolidarsi, c’è la necessità di dare vita a una nuova fase. Il primario e unico obiettivo del Verona deve essere quello della salvezza. Nè vincere il derby con il Chievo nè arrivare davanti a loro, nè altri pensieri devono essere oggi percorsi. E’ importante che l’ambiente sia consapevole di questo. Il Chievo è in serie A da undici anni. Tranne una parentesi che lo ha visto vincere alla grande un campionato di serie B, ha acquisito mentalità e si è dato una struttura che il Verona non ha. Dobbiamo ammettere questo, per essere realisti e avere una chance. La serie A è un altro pianeta, come dice Sogliano è “un altro sport”. Se non combatti sempre con il coltello tra i denti, se l’attenzione non fosse massima da mattina a sera, se tutti gli allenamenti della settimana non fossero fatti al cento per cento e soprattutto se le polemiche vuote e fatue come quella sulla terza maglia avessero il sopravvento, faremo poca strada.
Il Verona ha il vantaggio di aver visto in faccia la terribile realtà della Lega Pro. E’ stata una traversata nel deserto che forse ha allontanato per sempre il peso di aver vinto lo scudetto. Quell’impresa, sensazionale e storica ha sempre terribilmente condizionato la nostra percezione. Nulla era in confronto a quella fantastica cavalcata. Tutto veniva sempre rapportato ai tempi, irripetibili e magici, di Osvaldo Bagnoli. A mio avviso la Lega Pro ci ha riportato sulla terra, ci ha fatto apprezzare vittorie che non avremmo mai apprezzato se non avessimo visto la morte (della società, intendo…) in faccia.
Per questo vorrei dire a tutti di viverci questa A con entusiasmo, cercando di andare alla sostanza delle cose (il risultato) e abbandonando il pettegolezzo. Sarà durissima, credetemi e dovremo essere veramente bravi a gestire sconfitte e momenti difficili. Anche dal punto di vista comportamentale servirà un’attenzione massima. Ci aspetteranno al varco, con provocazioni e trappole mediatiche. Le hanno tentate tutte anche quest’anno e qualche volta ci siamo finiti dentro come babbei. Ecco, spero che la lezione sia servita…
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