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BALOTELLI, I VERONESI, IL RAZZISMO

Eccola la prima trappola: l’ho detto in tempi non sospetti. Il nostro ritorno in serie A sarebbe stato costellato da trappole mediatiche. Puntuale la prima é scattata. Balotelli, grandissimo giocatore, ricco viziato, uno che ha fatto saltare casa sua con i fuochi artificiali e che rifiuta a dei ragazzi l’autografo, ha parlato. Lui che quando deve portare una nuova velina da qualche parte viene a Gardaland ha detto che i veronesi sono razzisti. Perché? Balotelli non ha mai giocato contro il Verona, lo ha fatto solo una volta nella nostra cittá ma fu contro il Chievo e quella volta fu multato dopo deliranti dichiarazioni post partita e dopo che Campedelli, giustamente, lo mise spalle al muro. Paragonare Balotelli a simboli come Mandela e come Malcom X, francamente é come paragonare la merda alla cioccolata. Non me ne vogliano i due grandi della storia. Purtroppo, essendo noi italiani, abbiamo i simboli che ci meritiamo, anche dal punto di vista dell’integrazione.
Balotelli ha iniziato con una provocazione, pensando forse che il nostro livello di civiltá sia pari al suo. Certo qualche stupidotto magari fará anche il suo gioco. Ma Verona uscirá a testa alta da questa trappola. Balotelli non merita altre copertine. Al massimo merita la carta igienica con cui la sua auto é stata incartata qualche giorno fa.

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