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SOGLIANO, IL MILAN E LA RAGION DI STATO…

Cos’ha detto Sogliano oggi? Beh non ha smentito nulla. E questo lascia aperte le porte al Milan, è evidente. Non serve un genio per capirlo. Se l’interessamento del Milan “fa piacere”, vuol dire che se il Milan chiama, Sean se ne va. Momento strano in casa Hellas. Sogliano dice di pensare al presente e fa bene. C’è una ragion di stato che è superiore: si chiama Hellas Verona. Bisogna fare punti in fretta e a questo si dedicherà, come fa da sempre, Mandorlini. Nel mercato, però giugno è già presente. Non ci racconti Sogliano che lui non sta guardando, visionando giocatori per il prossimo anno perché non ci crediamo. E poi ci sono tutte le situazioni in divenire che proprio Sean ha aperto: chi parlerà col River per Cirigliano? E l’affare Iturbe? Sogliano non ha lavorato solo per il presente a Verona. Ha lavorato per il domani e per questo ha lavorato bene. Ha dato una prospettiva e un’idea di società. Mi dispiace, lo dico, che non abbia chiuso il discorso Milan oggi. Per me, idea personale, Sean non c’entra niente col Milan lustrini e paillets. Capisco che il padre Riccardo non veda l’ora di mandarlo là. Ma Sean è un ragazzo concreto, spigoloso, poco diplomatico. Se non ha smentito, vuol dire che non lo può fare. La chiarezza, quella che oggi non c’è stata, la farà, sicuramente Setti a febbraio appena sarà chiuso il mercato di gennaio. Credo che la filosofia che ha dato il presidente sia ancora più importante degli uomini. Dentro l’autonomia e la chiarezza dei compiti sta il segreto del Verona. Ma ora, fino alla salvezza,  pensiamo alla ragion di stato…

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