Dicevo già quest’estate che dal punto di vista del tifo questo campionato sarebbe stato pieno di trappole: trappole mediatiche, fatte di provocazioni, tese a rimestare nei luoghi comuni.Tifosi di Verona razzisti, beceri e violenti. La frase del prefetto romanista (prefetto?…) sono solo l’ultimo segnale di quanto questa ignoranza (chiamiamola così…) sia ormai insita in molti strati sociali. Del resto dopo anni di campagne menzognere tese a evidenziare il fenomeno ultrá veronese come uno dei problemi principali della città, é difficile che d’incanto tutto si risolva. Molto é cambiato, comunque e l’alzata di genio della prima giornata con la presa per i fondelli di Balotelli (rima voluta…) ha messo in risalto più di tante altre cose l’ipocrisia borbonica e retorica di chi giudica se un coro é più o meno catalogabile sotto la voce “discriminazione razziale o territoriale”. Ora c’é la gara con il Napoli, attesa come la sfida del Sud al Nord, la rivincita di chi si sente povero e depresso contro chi é ricco e fortunato. Ci sarebbe da parlare di questi stereotipi nell’anno 2014, in cui la crisi, come la morte é sembrata ‘a livella (volutamente in napoletano). Ma é chiarissimo che al Bentegodi domani ci saranno stuoli di orecchie protese ad ascoltare anche il minimo ronzio e interpretarlo come un coro razzista, becero e quindi sanzionabile. Non scopro l’acqua calda. Ma credo che ancora una volta sorprenderemo tutti con ironia e intelligenza. E magari la miglior risposta alle provocazioni e a San Gennaro arriverà direttamente dal campo. Dove il “sorprendente” Verona di Andrea Mandorlini é pronto ad un altro sgambetto fuori pronostico.
Gianluca Vighini
Gianluca Vighini inizia giovanissimo a perseguire la sua grande passione: il giornalismo. Già a 16 anni collabora con Tele Valpolicella dove si occupa di sport e conduce varie trasmissioni sportive.
Dopo la maturità classica si iscrive a Scienze politiche e inizia a collaborare con il Gazzettino e la Gazzetta dello Sport. A 21 anni, dopo essere diventato giornalista pubblicista, viene assunto dal gruppo Telenuovo dove inizialmente è redattore al settimanale Nuovo Veronese. Qui cura le pagine sportive e di cronaca bianca. Nel 1987 inizia anche a collaborare con la televisione. Nel 1988 entra nella redazione di Telenuovo dove diventa giornalista professionista a 25 anni. Si occupa di cronaca nera seguendo, tra l’altro, il rapimento di Patrizia Tacchella.
Nel 1991 partecipa alla nascita del Nuovo Veronese quotidiano di cui diventa il responsabile delle pagine sportive seguendo come inviato l’Hellas Verona.
Nel 1998 diventa caporedattore di RTL Venezia, costola regionale di RTL 102.5. Dopo una breve esperienza a Roma dove dirige le pagine sportive di Liberazione, torna a Telenuovo dove inizia a condurre varie trasmissioni sportive e in coppia con Luca Fioravanti, vara il tg sportivo Tg Gialloblu. Su indicazione dell’azienda fonda anche Tggialloblu.it, il primo sito sportivo veronese.
Dirige e conduce la popolare trasmissione Alé Verona e ha ideato la trasmissione Supermercato. Da aprile 2021 è il direttore delle testate online di Telenuovo.
E’ anche un grande appassionato di cucina.
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