I trentadue punti ci permettono di analizzare questo momento con leggerezza d’animo. Il Verona di Mandorlini ha fatto cose straordinarie, ma non era una squadra straordinaria. Era una buona squadra che grazie all’attenzione, alla grinta, alla concentrazione e soprattutto grazie all’entusiasmo aveva fatto miracoli. Ora i miracoli non riescono più.
La cessione di Jorginho indispensabile per le casse, ha creato sconcerto. Tra i tifosi prima di tutto, ma si sta rivelando anche pesante dal punto di vista tattico. Jorginho dava ordine tattico e idee che ora non ci sono più. Mi resta difficile però capire perché Mandorlini non abbia inserito Cirigliano, erede designato del brasiliano, contro la Roma. L’aveva fatto contro il Milan in condizioni ambientali ben più difficili, con il ragazzino che arrivava da un mese e mezzo senza giocare. Il secondo tempo col Milan aveva visto Cirigliano in crescita. A mio avviso bisognava continuare con lui.
E’ difficile poi fare altre valutazioni. Il Verona mi pare un po’ svagato per colpa/merito proprio dei 32 punti. Ho l’impressione che certe partite le diamo perse prima di giocarcele. Non mi piace. Con la Roma è successo di tutto. Assenze pesanti e infortuni.
Poi l’arbitro non ci ha aiutato. Penso sia stato il peggior arbitraggio di quest’anno. Mazzoleni sembrava Farina di Novi Ligure. Arrogante con i deboli, pecorella con i forti. C’era un fallo su Iturbe prima del gol dell’1-0, il rigore è inventato. L’avessero dato alla Roma giornali e televisioni avrebbe grondato sdegno.
La speranza è che il mercato si chiuda. Ha fatto malissimo al Verona alterando equilibri che a fatica si trovano nel calcio. Ma domenica con il Sassuolo bisogna tornare a fare punti. Non siamo salvi. E il Sassuolo non è la Roma, il Milan o il Napoli…
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