Il Parma è forte e non sta scritto da nessuna parte che il Verona debba vincere ovunque. La gara di oggi non l’abbiamo persa perchè “la società non vuole l’Europa” come si comincia a mormorare da qualche parte. E’ stata persa perchè abbiamo preso due gollonzi, frutto, forse di un po’ di superficialità e perchè a centrocampo, purtroppo abbiamo giocato un tempo con un uomo in meno. La questione Cirigliano è molto delicata da affrontare. C’è chi lo ha già bocciato impietosamente. Chi non lo ritiene all’altezza. Secondo me c’è un piano oggettivo (quello della gara di oggi) e un piano prospettico (quanto può migliorare, diventerà un grande giocatore) di giudizio. Oggi Cirigliano non è stato all’altezza. In debito fisico, di idee, di lucidità. Visto così non è pronto per giocare con continuità nel Verona e nel campionato italiano. Con onestà intellettuale, devo ammettere (ancora una volta) che Mandorlini ha sempre ragione. C’era un motivo se non lo voleva far giocare. Il rischio di “bruciarlo” era evidente e Cirigliano non era pronto. Credo però che l’argentino meriti una prova d’appello. Almeno ci mettiamo l’anima in pace. Se non è lui l’erede di Jorginho, Sogliano sa che dovrà cercare fin da subito un sostituto all’altezza.
Ragionare con i giovani non è mai semplice. A volte c’è bisogno di tempo, ma nessuna società ne ha all’infinito. Tra qualche anno, magari Cirigliano esploderà, ma quel momento non pare oggi. Mandorlini e la società devono capire se vale la pena puntare su di lui oppure no. Ballano anche due milioni e mezzo di euro. In questo momento, dispiace dirlo, ma Cirigliano non li vale. Può restare, ma non a queste cifre.
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