Non è un avvertimento. E francamente nemmeno un auspicio. Tanti anni di osservazione mi fanno però sempre ragionare con sano realismo. Questo campionato, ragazzi, è stato fantastico. Se guardate a dove sono Sassuolo e Livorno che sono salite con noi l’anno scorso e lo confrontate con ciò che ha fatto l’Hellas, capirete all’istante che la squadra di Mandorlini ha compiuto un’impresa eccezionale. La società si è presa persino il lusso di cedere il suo pezzo migliore a gennaio, una cessione indispensabile per le casse. Tanti, troppi, eccessivi mugugni si sono sentiti in sottofondo di questa stagione eccezionale. A volte, mentre li leggo, penso veramente di vivere su un altro pianeta. C’è un popolo di disfattisti pronto ad azzannare il Verona se le cose non vanno bene. Il vergognoso cartello che qualche genio ha attaccato a Peschiera del Garda in uno dei pochi momenti di difficoltà di quest’anno, ne è la testimonianza. Per fortuna, anche grazie ai risultati questo clima non è riuscito ad allargarsi e a propagarsi.
Però resta la sensazione amarissima, che se le cose non fossero andate bene, ci sarebbe stata una quinta colonna pronta a creare un clima destabilizzante di insoddisfazione generale che avrebbe senz’altro contagiato anche la squadra. Per questo, lo dico con largo anticipo, so anche che il prossimo anno sarà durissimo. Ciò che ha fatto il Verona quest’anno pare una cosa “naturale” e non “eccezionale” com’è stata. Battere il Milan, fermare la Juve, vincere “facile” con le pari livello, è ritenuto da molti un affare normale. A parte dieci anni, meravigliosi, della nostra storia, il Verona ha SEMPRE lottato per la salvezza in serie A. E’ bene ricordare ciò. Lo fece nell’era Garonzi e poi in tutti gli anni a venire. Mai come oggi questo è l’obiettivo primario. Si lotta e si combatte per riuscire a salvarsi. Non importa come. Ci possono essere annate meravigliose come questa, altre in cui sarà necessario avere il coltello tra i denti fino all’ultimo minuto. L’importante è non credere che improvvisamente la dimensione del Verona sia quella del Milan, dell’Inter, della Juve. Siamo fuori strada. Se guardate al monte ingaggi, ai bilanci, ai fatturati capirete che NON è possibile che il Verona sia davanti a queste squadre. Per fortuna il calcio resta a volte un meraviglioso mistero e succedono stagioni del genere.
Credo che se riusciamo a mantenere questo spirito, questa voglia di stupire, di fare cose eccezionali, partendo però dall’umiltà che il ruolo ci impone, continueremo a prenderci soddisfazioni. Se qualcuno, come purtroppo vedo e leggo, invece ritiene un fallimento non essere andati in Europa League quest’anno, faremo poca strada.
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